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Conghiali e fauna selvatica, Coldiretti soddisfatta a metà

L'associazione esprime amarezza e insoddisfazione per la delibera del Consiglio regionale in riferimento al problema degli ungulati

PESCARA - <>. Coldiretti esprime amarezza e insoddisfazione per la delibera del Consiglio regionale in riferimento al problema degli ungulati. L’assise, venerdì mattina, ha infatti approvato il regolamento per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati in Abruzzo ma con emendamenti importanti, che secondo Coldiretti non aiutano le imprese realmente. Il regolamento è stato infatti stravolto con un blitz dell’ultimo minuto che, andando in una direzione contraria da quanto annunciato nella riunione dei capigruppo precedente al Consiglio, non è piaciuto alla principale organizzazione di categoria agricola presente con un presidio di agricoltori e bandiere gialle. Un modo semplice e composto per ricordare l’importanza della problematica da discutere. <> tuona Coldiretti <>. Coldiretti ribadisce che il problema della fauna selvatica – con particolare riferimento a cinghiali e cervi - è diventato ormai insostenibile: un’invasione che si è lett eralmente impadronita di campagne e boschi, mettendo a serio repentaglio il diritto di fare impresa degli agricoltori che vivono nelle zone interne e non solo. Gli ungulati proliferano e si muovono senza controllo, indisturbati, alla perenne ricerca di cibo di cui si appropriano indebitamente, devastando i terreni coltivati con danni tanto elevati che, molto spesso, costringono le imprese ad abbandonare la lavorazione dei campi con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista della manutenzione del territorio e del paesaggio. Un problema che riguarda soprattutto le zone interne aquilane, ma non risparmia le province di Pescara, Teramo e Chieti. Suscitando l’ira e la rabbia di migliaia di imprenditori agricoli ‘cacciati’ dai propri campi. <> sottolinea Coldiretti <>.


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