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Piccoli gamberi ripopolano i torrenti del Parco del Parco Nazionale Gran Sasso Laga

Sono esemplari di Austropotamobius pallipes: una specie a rischio d’estinzione.

ASSERGI - Lo staff del progetto LIFE CRAINAT del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha provveduto nei giorni scorsi alle operazioni annuali di rilascio in natura dei gamberi Austropotamobius pallipes nati nell’incubatoio di Arsita (Te) nella stagione riproduttiva 2013-2014. Questa è l’ultima annualità del progetto dedicato alla conservazione del gambero di fiume autoctono, cofinanziato dalla Commissione Europea con i fondi del programma LIFE e il successo riproduttivo della specie, allevata presso l’incubatoio gestito dal Parco, è considerata più che soddisfacente. Dopo le precedenti campagne di ripopolamento lungo i corsi d’acqua del versante aquilano del Gran Sasso, quest’anno il novellame prodotto è stato liberato in ambienti fluviali del versante teramano. I piccoli gamberi, nati in cattività nel mese di giugno, sono stati liberati in tratti di torrente con acque fredde e ben ossigenate. Anche in questa occasione la Direzione dell’Ente Parco ha espresso soddisfazione: «la liberazione in natura di esemplari appartenenti a specie rare, anche se si tratta di animali di piccole dimensioni, è sempre emozionante. Si è consapevoli di aver contribuito, anche se in minima parte, al tentativo di scongiurare il rischio d’estinzione di specie di elevato interesse conservazionistico».


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