PESCARA - Il 20 giugno, nelle zone montane di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, ALTURA (Associazione per la Tutela degli Uccelli Rapaci e dei loro Ambienti) organizza il monitoraggio di grifone, aquila reale, biancone, nibbio reale e corvo imperiale, uccelli particolarmente tutelati a livello comunitario o, nel caso del corvo imperiale, di particolare importanza naturalistica nell’Appennino Centrale.
In ciascuno dei punti di osservazione, scelti in quanto consentono una grande visuale del territorio,
due osservatori terranno sotto controllo le zone circostanti, muniti di binocoli e cannocchiali, dalle 9 alle 15, annotando gli esemplari avvistati e il loro comportamento su apposite schede fornite dall’Associazione. Quando possibile distingueranno gli individui anche per classi di età: giovani, immaturi e adulti. Oltre alla scheda di rilevamento gli osservatori avranno a disposizione anche le sagome a colori delle varie specie, utili nel caso di qualche dubbio sul riconoscimento.
ALTURA ha coinvolto in questa operazione gli Enti Parco nazionali e regionali presenti sul territorio e gli Uffici del Corpo Forestale dello Stato che gestiscono aree protette. La risposta è stata pronta e positiva. I punti di osservazione saranno quindi monitorati dal personale di sorveglianza delle aree protette, dai forestali e da diversi volontari, soci dell’Associazione o semplici appassionati.
Un monitoraggio su vasta scala come questo non è mai stato realizzato finora nell’Italia Centrale e la metodologia è stata definita, adattando, alla situazione locale, quella adottata ormai da alcuni anni, sulle Alpi, e in particolare in un vasto territorio delle Alpi Centrali, nel Parco nazionale dello Stelvio e zone circostanti, allo scopo di valutare lo stato e l’evoluzione delle popolazioni di aquila reale e avvoltoio gipeto.
La finalità dell’iniziativa è quella di approfondire la consistenza e l’areale delle cinque specie sopra ricordate nell’Appennino centrale. L’intenzione è quella di ripetere l’operazione anche nei prossimi anni allo scopo di poter acquisire informazioni attendibili sullo stato delle popolazioni nel tempo e su eventuali problemi di conservazione, utili anche per chi ha la responsabilità della gestione del territorio, come gli enti-parco, i comuni e le regioni. Finora mancano adeguate informazioni di questo genere, se non su scala locale.
Ricordiamo, per quanto riguarda l’Abruzzo, che il grifone e il corvo imperiale furono reintrodotti negli anni ’90 del secolo scorso nella Riserva Naturale dello Stato del Monte Velino e da allora hanno notevolmente ampliato il loro areale di distribuzione. Il nibbio reale è presente solamente in parte della provincia di Chieti, il biancone risulta essere alquanto raro, mentre l’aquila reale sta lentamente ricolonizzando alcuni territori dove era scomparsa da diversi decenni. |