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La presenza dell'orso a Pettorano, gli ambientalisti chiedono informazioni vere e corrette

Dopo l'episodio nel centro 'Salviamo l'orso' interviene

L'AQUILA -Salviamo l’Orso si rammarica per i toni degli articoli di stampa che hanno riportato la notizia di alcuni danni sofferti nell’area di Pettorano a causa delle incursioni di un orso e si sorprende che ci si si affidi solamente alle dichiarazioni del Sig Ventresca certamente non irreprensibile come fonte imparziale visto il suo instancabile impegno (peraltro solitario..) contro la Riserva del Monte Genzana e la sua fobia per l’orso. Numerose testate cartacee ed online regionali nei mesi scorsi hanno ampiamente riportato del progetto denominato "Bear smart community" messo in campo in primo luogo dall'associazione Salviamo l'Orso che lo ha finanziato ed eseguito in collaborazione con la Riserva ed altre 2 associazioni (Dalla Parte dell'Orso e Rewilding Appennine) e che è consistito nella disseminazione delle buone pratiche per evitare i danni da orso in paese. Per completezza d’informazione ci tocca ribadire che piu’ di 50 recinti elettrificati, tra tante altre misure, sono stati consegnati e montati da noi e dalla Riserva a coloro che ne hanno fatto richiesta per difendere orti pollai e piccole stalle. Ad oggi il numero di danni se comparato con quelli dello scorso anno è minimo e guarda caso chi li ha subiti sono coloro che non hanno richiesto il recinto o lo hanno montato male. Il Sig Ventresca, e lo sfidiamo a smentirci, ha addirittura ricevuto GRATUITAMENTE il recinto dalla Riserva ma non si è nemmeno degnato di montarlo per cui oggi non ha alcun diritto di lamentarsi. Ci preme anche ricordare a tutti ed a Ventresca in particolare che sembra ignorarlo, che l'orso è animale protetto non solo da leggi nazionali e quindi anche dal Signor Prefetto a cui il Ventresca scrive un giorno si e l’altro pure, ma anche da direttive europee per cui se il Sig Ventresca vuol continuare ad abitare a Pettorano farà bene a prendere le sue precauzioni come hanno fatto decine di suoi concittadini che hanno apprezzato l'aiuto gratuito e disinteressato della Riserva e delle associazioni. I suoi appelli al Prefetto sono assolutamente inutili e senza fondamento per le ragioni di sopra riportate ma ancor più importante è che centinaia di famiglie abruzzesi che vivono nel territorio dell'orso da Pescasseroli a Opi da Civitella a Barrea da Scanno a Villalago da Pescocostanzo a Cansano per non parlare dei comuni laziali e molisani del PNALM hanno imparato da tempo a convivere con l'orso quindi è tempo che ci si abitui anche lui. E' veramente ridicolo che questo personaggio rifiuti i mezzi di prevenzione offerti GRATUITAMENTE per poi lamentarsi dei danni sofferti. Tralasciamo poi di commentare i suggerimenti che il Sig Ventresca offre per la soluzione del problema ....quali il collaramento di tutti gli orsi o il loro trasferimento in area protetta quasi fossero animali da riportare in uno zoo da cui sono fuggiti. Sono altrettanto inattendibili le informazione attribuite al CFS sulla presunta frequentazione del territorio di Pettorano da parte di addirittura 5 diversi animali quando i tecnici della Riserva gli unici ad avere le carte in regola per parlare di orso affermano che quest’anno è accertata la presenza solo di un’esemplare. Crediamo infine che se c’è un provvedimento che vada preso in Prefettura sia quello di imporre un bel recinto al pollaio del Sig. Ventresca, ma questa volta che se lo paghi da solo….


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