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Smog, riscontrati picchi elevati in due delle otto centraline del monitoraggio di Legambiente a Pesc

Legambiente: ''E’ necessario come non mai il passaggio ad una mobilità sostenibile che permetta l’abbattimento delle emissioni inquinanti''

PESCARA - Due sono i picchi di smog elevati registrati tra gli otto punti ritenuti critici della città di Pescara in base alle segnalazioni dei cittadini e dei circoli di Legambiente. Il picco più elevato è stato quello registrato presso Piazza Duca Degli Abruzzi dove, alle 10:08, si è raggiunto il valore di 72 µg/mc. In Piazza Duca D’Aosta invece il picco più elevato si è riscontrato alle 11:47 con 56 µg/mc, mentre in Via Bovio, vicino al conservatorio, il valore massimo registrato è stato alle 08:49 con 48 µg/mc.
È quanto emerge dalla fotografia scattata dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare che in questi giorni ha fatto tappa a Pescara. I risultati del monitoraggio scientifico della qualità dell’aria - realizzato grazie al progetto di Citizen Science di Legambiente Volontari per Natura - sono stati presentati questa mattina, a bordo della quarta carrozza del convoglio ambientalista da Giuseppe Di Marco, Presidente di Legambiente Abruzzo.
L’obiettivo del monitoraggio di Legambiente è quello di valutare l’esposizione all’inquinamento atmosferico, spesso inconsapevole, a cui i cittadini sono sottoposti quotidianamente.
Sono stati individuati 8 punti “critici” della città di Pescara dove sono state realizzate misurazioni della durata di un’ora delle polveri sottili nelle giornate del 30 e 31 gennaio scorso: I valori registrati di polveri sottili (Pm10) a Pescara variano tra 14,6 e 37,5 microgrammi/mc (come media oraria) e i punti monitorati sono Viale Bovio nei pressi del conservatorio (media oraria di 34,1 µg/mc), Piazza Duca degli Abruzzi (media oraria di 26 µg/mc), Piazza Duca D’Aosta (37,5 µg/mc), Viale Marconi (25,5 µg/mc), Viale Pindaro (14,6 µg/mc), Porta Nuova (26,1 µg/mc), Via del Circuito vicino via Enzo Ferrari (34,5 µg/mc) e Piazza Salotto (20,2 µg/mc).
Medie orarie che quindi non destano preoccupazione a differenza dei picchi di cui si è parlato in partenza che incidono sulla salute delle persone che passeggiano, lavorano, circolano in queste zone congestionate dal traffico dimostrando come nell’arco della giornata, i cittadini possono respirare ripetutamente ed inconsapevolmente aria inquinata anche se solamente per pochi minuti.
Inoltre a Pescara fino ad oggi la centralina di Via Sacco ha registrato 7 superamenti del limite giornaliero di 50 µg/mc per il Pm 10 seguita dalla centralina teatro Dannunzio e da quella di Via Firenze Nuova con 6.
Presenti alla conferenza stampa Giuseppe Di Marco, Presidente Legambiente, Simone Nuglio, Portavoce del Treno Verde e Roberto Laghessa, direttore commerciale di RFI per la direttiva adriatica.
“Gli sforamenti rilevati dal nostro monitoraggio a Pescara potrebbero non destare preoccupazione se paragonati alla situazione di altre città che hanno concorso a determinare il deferimento dell’Italia, da parte della Corte Europea, proprio per questo problema - ha dichiarato il Presidente di Legambiente Abruzzo Giuseppe Di Marco -. Dati, quelli pescaresi, a cui dobbiamo comunque dare la giusta attenzione mettendoli in relazione a quelli ufficiali di Arta che ci ricordano come l’inquinamento dovuto alla combustione dei carburanti sia ancora un pericolo. E’ necessario come non mai un passaggio ad una mobilità integrata e sostenibile che permetta non solo l’abbattimento delle emissioni inquinanti, ma anche il miglioramento della qualità della vita. Il dato nazionale di 60mila morti l’anno legati all’inquinamento semplicemente non è più accettabile”.
Ieri la Commissione Europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia UE per la ripetuta violazione dei limiti annuali e orari di biossido di azoto (NO2) nell’aria delle città e per il mancato adeguamento alle norme Ue dei sistemi di trattamento delle acque di scarico in oltre 700 agglomerati e 30 aree sensibili dal punto di vista ambientale con più di duemila abitanti.
Dati che purtroppo “non ci stupiscono” ha dichiarato il Portavoce del Treno Verde, Simone Nuglio, “dimostrazione di quanto poco il nostro Paese abbia fatto in questi anni su questi due fronti sui quali, invece, è urgente intervenire”.
Legambiente anche quest’anno sta girando i binari della Penisola con il Treno Verde per parlare, sensibilizzare e fare informazione proprio sui temi della mobilità sostenibile e dei cambiamenti climatici, utilizzando, tra l’altro, anche i flash mob-ility per lanciare il messaggio “no smog!” tramite l’enorme striscione apparso in tutte le città in cui siamo stati come anche questa mattina a Pescara.
L’inquinamento atmosferico purtroppo continua ad essere un’emergenza cronica verso cui non si può restare passivi, ma impone di mettersi in gioco anche con azioni di protesta, come quelle in cui è riuscita la giovane Greta Thunberg con i Fridays for Future, che hanno caratterizzato i venerdì anche del Treno Verde.
Ma questo venerdì a Pescara è capitato in un giorno ancor più importante e particolare come l’otto marzo, che non può non farci ricordare come sia lunga la lista delle donne che si sono battute e che si battono ogni giorno in difesa dell’ambiente, rischiando moltissimo e arrivando a pagare il prezzo più alto.
Come accaduto a Berta Cáceres, ambientalista assassinata in Honduras nel 2016, che da anni si batteva per difendere i diritti dei nativi e le loro terre dallo sfruttamento indiscriminato e, nel 2017, a Gloria Capitan, attivista filippina che si opponeva alla costruzione di una centrale a carbone, anche lei assassinata.< br> Dopo la tappa di Pescara, il viaggio del Treno Verde prosegue verso Arezzo. A bordo ci saranno come sempre le migliori esperienze italiane impegnate sul fronte della sostenibilità ambientale, come il consorzio Ecopneus, partner principale del Treno Verde; i partner sostenitori Enel X e Ricrea; i partner Bosch, Iterchimica, Montello, Valorizza (brand di Sma e Gemmlab); i partner tecnici Con.Tec, Ecoplus, 100% Campania - Formaperta e come le esperienze dei partner start up Lime e Movecoin. Media partner del tour del convoglio ambientalista sono la Nuova Ecologia e QualEnergia. Gli allestimenti delle carrozze sono stati curati, invece, dall'Accademia delle Arti e nuove tecnologie di Roma.


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