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A MACCHIMITO IL TESORO DI RE MANFREDI TRA LEGGENDA E REALTA'

Nell'ultima puntata del format di Paolo Pacitti all'interno di 'Buongiorno Regione' su Rai3

PESCARA - Una nuova puntata di Macchemito, format di Paolo Pacitti, è andata questa mattina in onda su Buongiorno Regione: le telecamere Rai di Sem Cipriani si sono concentrate, a Valle Castellana nel Teramano, sul tesoro di Re Manfredi e come ha spiegato lo scrittore abruzzese Peppe Millanta, era il figlio di Federico II e fu incoronato Re nel 1258, proseguì la lotta al papato accentrando le forze ghibelline di tutta la penisola, fu sconfitto ed ucciso nel 1266 nella Battaglia di Benevento dal francese Carlo I d'Angiò chiamato dal Papa per scacciare gli scomodi Svevi e gli stessi nemici per onorarlo lo seppellirono sotto un cumulo di pietra e dopo alcuni mesi con l'avallo della Chiesa il suo corpo fu riesumato e disperso in un luogo sconosciuto in quanto scomunicato, e forse nello stesso Abruzzo dove ci sono tracce inaspettate.
"Tra i tanti retaggi lasciati dalle diverse dominazioni che si sono succedute nella nostra regione - spiega la dialettologa Daniela D'Alimonte - ve ne sono anche alcuni anche nel nostro dialetto ad esempio dall'antico francese charmée ossia "incantare, affabulare" deriva il termine abruzzese "c'armand" che è il ciarlatano, abile ad incantare chi ha di fronte per vendere la mercanzia ma è anche abruzzese "lu charme" che è l'incantesimo".
In Abruzzo si racconta che le spoglie del Re abbandonate lungo il fiume, forse quello che un tempo era il Verde, furono seppellite dagli abitanti del posto dagli abitanti del posto in un castello che secondo tradizione popolare venne costruito dallo stesso Manfredi Castel Manfrino, mentre il suo tesoro si nasconderebbe nelle vicine Gole del Salinello, portato lì proprio da lui e messo al riparo dietro un grande macigno a protezione del quale pose una fata vestita di bianco e molti sono stati gli avventurieri che hanno tentato l'impresa ma la fata punisce le persone avide spostando il macigno e facendole morire di stenti; si tratta di leggenda eppure nel 2021 proprio sul sentiero che porta a Castel Manfrino sono state ritrovate più di 300 monete databili tra il 1000 e 1200, un ritrovamento che rinnova la leggenda del Tesoro di Re Manfredi ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/280573701077348.


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