ARCHI – Archi, piccolo borgo della provincia di Chieti nel cuore della Val di Sangro, rende omaggio ad Anìbal Troilo, chiamato Pichuco, musicista di tango argentino, direttore d’orchestra e bandoneonista di fama mondiale, di origini archesi. L’evento, organizzato dall’associazione di promozione sociale “Pichuco and friends” e patrocinato dal Cram Consiglio regionale abruzzesi nel mondo e dal Comune di Archi, si tiene sabato 26 luglio nel cuore del centro storico.
“Pichuco Festival”, questo è il titolo dell’iniziativa culturale, musicale e artistica che ricorda uno dei più grandi e amati compositori e bandoneonisti internazionali, nato e vissuto a Buenos Aires e con radici archesi. I nonni paterni, infatti, Quirino Troilo e Concezia, emigrarono da Archi a fine Ottocento trasferendosi nella capitale argentina in cerca di fortuna e di una nuova vita, come tanti altri archesi dell’epoca. I nonni materni, invece, Marco Bagnoli Giaccio e Maria Raffaella Sammartino, erano originari di Agnone, in Molise.
Nato a Buenos Aires l’11 luglio del 1914, Anìbal Troilo, con il suo strumento, il bandonéon, ha scritto le musiche da tango più conosciute e apprezzate a livello internazionale, sulle cui note ballerini di tutto il mondo danzano ancora oggi. “Pichuco”, così era chiamato affettuosamente dal padre, ha inciso 485 brani e collaborato con i più importanti musicisti e compositori di tango argentino: da Osvaldo Pugliese a Juan D’Arienzo fino ad Astor Piazzolla. Troilo ha contribuito in modo determinante alla crescita del tango argentino, riconosciuto peraltro dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, tant’è che nel 2005 il Congresso della Repubblica Argentina ha dichiarato la data dell'11 luglio, giorno del suo compleanno, “Giornata nazionale del bandoneón”, strumento al quale il musicista ha dedicato tutta la sua vita. L’eredità artistica che Troilo ha lasciato rappresenta una ricchezza inestimabile dal punto di vista musicale e culturale e in occasione del cinquantesimo anno dalla sua scomparsa (18 maggio 1975), Archi rende omaggio a questa straordinaria figura che ha segnato la storia del tango argentino e che con le sue melodie continua ad emozionare il mondo intero. Ad arricchire l’evento e a rinsaldare il tema delle radici e del legame che Archi ha da sempre avuto con l’Argentina, attraverso la sua lunga storia di emigrazione, ci sarà, direttamente da Buenos Aires, Francisco Alejandro Torné, nipote di Anìbal Troilo e membro dell’Academia national del Tango in Argentina, che racconterà aneddoti e curiosità legate alla vita di Pichuco.
La prima edizione del festival si aprirà alle ore 17.00 in largo Fontana Tommaso Melchiorre con la tavola rotonda “Anìbal Troilo Pichuco. Il mito, la musica e le origini”, alla quale parteciperanno, dopo i saluti istituzionali:
Leonardo Porreca, presidente associazione “Pichuco and Friends”, Francisco Alejandro Torné, nipote di Troilo, Daniela Fidanza, musicista e direttrice dell’orchestra “Lo que vendrà”, Lia Giancristofaro, antropologa all’Università “D’Annunzio” di Chieti-Pescara. A seguire il concerto di “Simone Marini e la Gran Tango” e lo spettacolo dei maestri di tango argentino Gianluca Viola e Monica Chiavarini, Andrea Fischetti e Luisa Volpi, Fabian Braña e Daniela Scalabrini, Anastas Bullaci e Martina Cerasoli. Alle 21.00, nella sala consiliare “Vittime di Rigopiano”, in piazza G. Marconi, ci sarà la presentazione del libro “Aníbal Troilo. El bandonéon mayor de Buenos Aires” di Nicola Corona. Alle 21.45, in piazza G. Marconi, la performance artistica “Danzando l’invisibile. Viaggio tra Tango e Arte”, a cura di Carla Cerbaso. E a seguire, sempre nella stessa piazza, la milonga con musica dal vivo di “Simone Marini e la Gran Tango”, con il tj Danilo Caravaggio.
Simone Marini, musicista abruzzese di fama internazionale, docente di Bandoneon al Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara, vanta centinaia di concerti e spettacoli dedicati al tango argentino in tutto il mondo. Ha collaborato con numerosi artisti internazionali - Horacio Ferrer, Laura Escalada Piazzolla, Ariel Ardit, Analia Goldberg, Antonella Ruggiero, Otros Aires, Lisandro Adrover, Guillermo Fernandez, Beba Pugliese, Roberto Herrera, Miguel Angel Barcos, Pablo Veron, Jeraldin Rojas, Michelle Hunziker – e ha partecipato a diversi progetti musicali, tra i quali: il rinomato quartetto russo “Solo Tango”, il quartetto “Lo que vendrà” come componente, arrangiatore e direttore musicale e “Roberto Herrera Tango Company” . Vincitore di numerosi concorsi internazionali, è autore del libro “La tecnica giornaliera del Bandoneon”. Nella splendida cornice del borgo di Archi darà vita ad un doppio spettacolo, con il suo immancabile strumento, il bandoneon, lo stesso strumento al quale Anìbal Troilo ha dedicato tutta la sua vita. Si esibirà con “La Gran Tango” - Samuele Orazi al pianoforte, Elisa Lo Giudice al violino, Gabriele Pesaresi al contrabbasso - , progetto musicale del quale è arrangiatore e direttore musicale, oltre che bandoneonista.
Ad accompagnare l’orchestra la splendida voce di Martin Piñol, cantante nato a Santa Isabel (Santa Fe), in Argentina, che ha consolidato la sua carriera artistica nella città di Rosario, dove ha creato la sua prima orchestra “𝐿𝑎 2 𝑥 4 𝑅𝑜𝑠𝑎𝑟𝑖𝑛𝑎”, con la quale è stato in tournée in quasi tutta Europa. Definito “𝐚𝐫𝐭𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐢𝐥𝐥𝐮𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨”, si è esibito con “𝐿𝑎 𝐽𝑢𝑎𝑛 𝐷’𝐴𝑟𝑖𝑒𝑛𝑧𝑜”, una delle orchestre di tango argentino più importanti a livello mondiale, e con l’ “𝑂𝑟𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑇𝑖́𝑝𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒 𝐴𝑛𝑔𝑒𝑙𝑖𝑠”. È autore dello spettacolo “𝐿𝑎 𝑚𝑎𝑠𝑐ℎ𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑎𝑛𝑔𝑜”, scritto durante la pandemia e presentato per la prima volta in Italia a Pescara, con l’orchestra “𝐿𝑜 𝑞𝑢𝑒 𝑣𝑒𝑛𝑑𝑟𝑎̀”.
A completare il ricchissimo programma del festival, ci sarà inoltre la mostra “Toda una vida. La musica, gli affetti e le passioni di Anìbal Troilo” con materiale fotografico inedito che riproduce l’esposizione del Museo Casa Carlos Gardel di Buenos Aires. E lo stand gastronomico “Le sfiziosità di Pichuco”, con empanadas, dolci abruzzesi e tanti altri sapori tipici.
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