PESCARA - In questo mese di Luglio si è tenuta l’assemblea dei soci di Citra, una delle maggiori realtà del panorama vitivinicolo del centro-sud Italia, è un consorzio di secondo grado che raggruppa 8 cooperative, 3000 famiglie di viticoltori che lavorano circa 6.000 ettari, nell'occasione è stato presentato ed approvato il bilancio consolidato del gruppo e l'assemblea ha riconfermato il dott. Sandro Spella alla presidenza rinnovando il mandato iniziato nel 2022 e rinsaldando la fiducia nella continuità della gestione.
Sandro Spella, dottore commercialista, revisore legale, in passato sindaco di Arielli, è al suo secondo mandato “La riconferma è una vittoria di tutti, significa aver portato avanti, in modo condiviso e congiunto gli obiettivi prefissati, il plauso ed il merito di questa confermata fiducia va a tutti i membri del cda, al direttore generale, dott. Fabio De Dominicis ed a tutti i dipendenti aziendali. Sono stati tre anni intensi, emozionanti con le celebrazioni del 50esimo anno di attività, il 2023, e, al contempo, molto impegnativi sul fronte della gestione, in un periodo non semplice contrassegnato, inizialmente, da scenari post pandemici e rincari delle materie prime, sino poi, a quelli attuali legati ad eventi bellici, paventati dazi statunitensi e contrazione, non trascurabile, dei consumi di vino. Ma, con senso di appartenenza, di responsabilità ed animati dai veri valori del cooperare abbiamo raggiunto grandi obiettivi con una crescita di fatturato record del 55% nell’ultimo triennio. Quest’anno, il bilancio consolidato del Gruppo Citra, che include le controllate: Abruzzo nel Mondo srl, Casal Thaulero srl e Nododivino srl ha fatto segnare un risultato economico, mai raggiunto prima, 62 milioni di euro di ricavi consolidati a fronte di 40 milioni del 2022. Questo è il risultato di un grande lavoro di squadra, in cui ognuno nel proprio quotidiano ha profuso massima professionalità, a partire da tutte le maestranze, al nostro staff di enologi che, coniugando genialità e sagacia tecnica, perseguono costantemente sia elevati standard qualitativi che la genuinità e la tipicità, che caratterizzano da sempre i vini Citra. Ma sicuramente, gli artefici di questi successi sono i nostri 3000 soci vignaioli, la vera anima dell’azienda, solo grazie alla loro dedizione, resilienza, passione… attraverso il lavoro e passaggio di testimone, di padre in figlio, da un lato ci assicurano uve di elevata qualità, senza le quali sarebbe impensabile fare buoni vini e dall’altro canto sono i veri “paladini del nostro territorio”, incastonato tra il mare Adriatico e le vette più alte degli Appennini, Majella e Gran Sasso, sono loro i custodi a salvaguardia di questa ricchezza imprescindibile fatta di variopinte distese di vigneti sulle fertili colline abruzzesi.
È gratificante sapere e riscontrare che gli innumerevoli sforzi, sacrifici di tanti soci-viticoltori, contadini da più generazioni, vengano premiati con riconoscimenti e traguardi di lustro internazionale e da un fatturato in costante crescita, specialmente adesso in un momento di bassa redditività per il settore vitivinicolo, questi risultati sono un’iniezione di fiducia per tutti e sottolineano che la strada è quella giusta.
Certamente, ci attendono ardue sfide, come far fronte, da un lato, ai cambiamenti climatici e dall’altro canto alla contrazione dei consumi del vino e dei mutamenti degli stili degustativi orientati verso vini di “facile beva”, maggior freschezza, basse gradazioni, no-low, ma, attraverso un attento lavoro di analisi delle nuove esigenze dei consumatori e rimanendo al contempo uniti ed ancorati ai valori fondanti di Citra, continueremo a portare avanti la mission aziendale: far conoscere, promuovere e diffondere in tutto il mondo i nostri prodotti con il forte carattere della terra d’Abruzzo e che sprigionano un fascino intenso che si colloca al di là di ogni moda e del tempo.
Nonostante gli scenari futuri sembrino poco rosei e contrassegnati da tante incognite, difficoltà, problematiche che il mondo produttivo si trova ad attraversare, afferma il rieletto Presidente Spella, il mio secondo mandato, come il primo, continuerà ad essere all’insegna di un dialogo franco e costruttivo, sono convinto che remando tutti nella stessa direzione, consapevoli della storia, della solidità e dei punti di forza della nostra azienda riusciremo ad affrontare le sfide che ci attendono e, prendo spunto da una frase di Sallustio, molto significativa ed emblematica … un’esortazione bellissima: “concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur” (trad. “nell'armonia anche le piccole cose crescono, nel contrasto anche le più grandi svaniscono”), si può esprimere appieno l’essenza della “cooperazione”. Un’esortazione ad una forte unità, ad un forte spirito di concordia, al lavorare insieme ed uniti per contribuire con l’opera propria al conseguimento di un fine comune e più alto, concorrendo tutti a raggiungere gli obiettivi condivisi per garantire le corrette remunerazioni a tutti i nostri soci.
Ad affiancare Sandro Spella, in questo rinnovato incarico saranno i Vicepresidenti Dino D’Ercole ed Alessandro Scarlatto e gli altri membri del Consiglio d’Amministrazione: Domenico Bomba, Canziano La Rocca, Licio Colantuono, Pino Candeloro e Valentino Di Campli. Per il Collegio sindacale, il presidente è Luciano De Angelis, con le riconferme dei sindaci: Miranda Scarinci e Simona Del Popolo.
Anche per le società controllate del gruppo Citra le nomine sono all’insegna della continuità, a capo di Casal Thaulero è stato riconfermato presidente Domenico Bomba, per Abruzzo nel Mondo è stato eletto presidente Canziano La Rocca e per la boutique-winery Nododivino è stato confermato alla presidenza Licio Colantuono.
Durante l’assemblea dei soci, il Direttore Generale, dott. Fabio De Dominicis, ha avuto modo di illustrare e condividere con tutti i presenti i dati di bilancio, le strategie portate avanti in un’ottica di riposizionamento ed ampliamento delle linee di prodotto e soprattutto rimarcare, nonostante le criticità che sta vivendo tutto il comparto vino, i risultati eccezionali dello scorso anno, “siamo molto soddisfatti di essere riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati, sia con un incremento in doppia cifra di fatturato e sia di miglioramento della posizione finanziaria netta, che ci consento di garantire livelli di remunerazione del tutto apprezzabili per i nostri soci”.
Nonostante un calo dei consumi generalizzati, il gruppo Citra ha potuto contare sulla consolidata ampia gamma del portfolio prodotti, ampliata con il lancio di nuove brand-line, mirate alle attuali tendenze orientate a vini easy-drinking. Nel canale della grande distribuzione, la rinnovata linea Niro, il lancio di Caos e degli Spumanti Trabocco Doc hanno garantito performance positive nettamente superiore al trend di settore ed un significativo aumento della distribuzione sia ponderata, che numerica. Anche il presidio del canale horeca, attraverso una rivisitata offerta di vini e spumanti studiata ad hoc per la ristorazione e le enoteche è stata premiante con una crescita importante delle linee super premium, Ferzo e Fenaroli spumanti Metodo Classico.
Ancor più significativi i dati dell’Export, da sempre punto di forza di Citra, con la propria presenza in circa 50 Paesi rappresenta oltre il 60% dei ricavi, con crescite significative delle vendite sia su i mercati più storici, quali U.K., Canada, Benelux che sul fronte asiatico, in modo particolare in Giappone.
Il bilancio economico di Citra, dal 2019, è certificato dalla società PricewaterhouseCoopers, che assicura un giudizio professionale sull’attendibilità della situazione patrimoniale-finanziaria. È un ulteriore strumento di garanzia e trasparenza per i soci, i fornitori e i clienti, soprattutto se sono necessarie garanzie di solidità patrimoniali ed operative o di elevato credito commerciale.
A rimarcare i valori che animano Citra ed a testimoniare le attente strategie operative messe in atto dall’azienda, nell’ultimo triennio, vi è il Bilancio di sostenibilità, che certifica il percorso virtuoso non solo in ambito economico ma anche sociale ed ambientale, un impegno tangibile a partire dal risparmio energetico, le linee di imbottigliamento sono alimentate da due impianti fotovoltaici a impatto zero, poi, massima è l’attenzione: nella riduzione di co2, nella diminuzione degli interventi nei vigneti e correlata protezione del suolo, evitando l’accumulo di inquinanti nelle falde acquifere, da cui consegue la produzione di vini rispettosi del territorio (oltre linee: Bio, Biovegan, Sulphite free) con un pack ecologico (bottiglie leggere, capsule riciclabili ecc.) più vicini alle esigenze dei consumatori, a tutto ciò si aggiunge la redazione dei Report sia del Carbon footprint che Water footprint, ed il riportare il logo della certificazione Equalitas sulla retro-etichetta di ogni nostra bottiglia.
Per cui, oltre garantire sempre migliori remunerazioni ai soci, per Citra è fondamentale prendersi cura a 360° della comunità di viticoltori, sviluppare progetti per coinvolgere gli attori locali (istituzioni, associazioni, scuole, ecc.) e stabilire una collaborazione con università, istituti di ricerca e investimenti in progetti con una visione G.Local.
Nel suo intervento, il Direttore Generale, dott. De Dominicis, ha evidenziato l’esperienza finora vissuta alla guida dell’azienda: “Nel corso degli ultimi anni, Citra ha compiuto un percorso di consolidamento e crescita, affrontando sfide complesse con determinazione, tutto ciò è stato possibile grazie al sostegno di un Cda coeso e competente ed, in modo particolare, grazie al contributo proattivo ed impegno instancabile di tutti i dipendenti, cui va la mia profonda e sentita gratitudine. Ci impegniamo a contribuire attivamente al progresso economico e sociale del territorio nel rispetto e nella protezione dell’ambiente, la certificazione “azienda sostenibile Equalitas” è un traguardo importante che sottolinea lo standard raggiunto e rientra nel progetto più ampio “COLTIVIAMO VALORI PER IL FUTURO”. Quotidianamente, lavoriamo con l’impegno di rendere il nostro territorio migliore sia per tutti noi che per le generazioni future. Citra è e resterà una realtà “volano” per lo sviluppo della vitivinicoltura in Abruzzo, i numeri ce lo dimostrano: nel 2024 abbiamo redistribuito ai nostri stakeholders il 79% del nostro fatturato. Lo scenario globale è in forte fermento, contraddistinto da contrazione dei consumi, cambiamenti significativi sia a livello climatico che di nuovi stili degustativi, non dobbiamo farci trovare spiazzati, l’unica risposta da dare è quella di continuare su una gestione coesa, oculata, manageriale, basata sulla pianificazione. Citra è la più grande comunità di vignaioli in Abruzzo e siamo consapevoli della grande responsabilità che abbiamo nei confronti di tutta la filiera produttiva, questo vale per oggi, ma soprattutto, per il futuro delle nuove generazioni”.
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