PESCARA - La poesia come mestiere, come gesto concreto, come parte della vita reale. È questo il filo rosso della quarta edizione del FLAP, in programma a Pescara dal 3 al 6 ottobre. Quattro giorni di incontri e conversazioni con alcune delle voci più significative della scena poetica contemporanea italiana, in spazi inconsueti: tappezzerie, studi fotografici, laboratori artigiani. Perché la poesia non è evasione, ma un lavoro – e come tale merita di essere raccontata proprio nei luoghi dove il lavoro prende forma.
Nato da un’idea di Barbara Giuliani, il FLAP è una costola del FLA – Festival di Libri e Altrecose (in programma dal 6 al 9 novembre), e ogni anno aggiunge una “P” al suo nome per trasformare la rassegna in un laboratorio dedicato esclusivamente al linguaggio poetico.
Il FLAP 2025 esplora quest’anno un tema preciso: il rapporto tra poesia e lavoro. Non un accostamento casuale, ma un filo conduttore che parte dal dettato costituzionale – “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” – per riflettere sul gesto stesso del fare poesia come mestiere, come atto concreto e necessario. Per questo motivo gli incontri saranno ospitati da diversi “luoghi di lavoro” della città, spazi quotidiani trasformati in palcoscenici poetici. «Essere un poeta vuol dire fare poesia, e fare poesia è un lavoro», spiega Barbara Giuliani. «Portarla nei luoghi dove si lavora ogni giorno è un modo per restituirle quella concretezza che spesso si dimentica.»
Il primo dei quattro appuntamenti in cartellone, tutti ad ingresso gratuito, è previsto per venerdì 3 ottobre alle ore 18:30 presso la Tappezzeria Piersante Elisabetta in via L’Aquila 32 con Gianluca Garrapa, che converserà di scrittura desiderante e possibilità creativa dell’errore con Michele Piciocco. A dare il via alla serata sarà l’“opening act” firmato da Elisabetta Piersante, conosciuta come Erbetter, pioniera della consolle e prima donna DJ dell’area metropolitana pescarese.
Gianluca Garrapa è counselor a orientamento psicoanalitico e insegnante di lingua italiana per stranieri. Da anni esplora il rapporto tra linguaggio, desiderio e scrittura, intrecciando radiofonia, poesia e comicità sperimentale. Autore prolifico, ha pubblicato numerose raccolte, tra cui Ultime Desideranze (2017), Il 23 agosto, un piattello di segreti (2018), Pagina bianca (2020) e Per caso, guarire. Per errore (2023). Con Errori (I) (2023) ha vinto il Premio Bologna in Lettere e il Premio Malerba con il testo Un lungo momento di assenza. Michele Piciocco, originario di Penne e pescarese d’adozione, è borsista di ricerca in Filologia Italiana presso l’Università di Siena. I suoi studi si concentrano sulla poesia e sulle intersezioni tra politica e letteratura nel Medioevo italiano, con particolare attenzione alla trasmissione dei testi poetici e alla loro ricezione nel tempo.
Sabato 4 ottobre allo Studio Fotografico Luciano D’Angelo sarà la volta di Renata Morresi, tra le più significative voci poetiche italiane, in dialogo con Michele Paladino. Domenica 5 ottobre Michele Zaffarano e Matteo Auciello saranno protagonisti nello spazio D’Ulisse & Altro – F.lli Dell’Oglio. Infine, lunedì 6 ottobre Claudia Fabris e la direttrice artistica Barbara Giuliani chiuderanno il festival nel Laboratorio di ceramica di Domenico Guardiani.
Tutti gli incontri inizieranno alle 18:30 e saranno a ingresso libero fino a esaurimento posti. La rassegna sarà raccontata in immagini dagli studenti di Mood Photography e rappresenta uno dei momenti più originali dell’autunno culturale pescarese, anticipando l’inizio del FLA 2025, atteso dal 6 al 9 novembre con oltre 200 eventi e più di 300 ospiti nazionali e internazionali.
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