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FONTECCHIO, DOMENICA LA PERFORMANCE FINALE DI 'GRAMMOPHON PER FONTECCHIO'

A Palazzo Galli un evento per ascoltare il paesaggio attraverso dischi di vetro incisi grazie alla comunità

FONTECCHIO - Grammophon per Fontecchio, progetto dell’artista Emilia Badalà presentato dall’Archivio della Memoria del Paesaggio e promosso dalle associazioni Le Officine ETS e Isole con il patrocinio del Comune di Fontecchio, giunge al suo momento pubblico conclusivo domenica 14 dicembre alle 16:30 presso il Palazzo Galli. La performance sonora è concepita come un intervento partecipato, momento di restituzione, passaggio e riavvio di un progetto di arte che esplora il paesaggio come esperienza, desiderio e memoria condivisa.
Il percorso è iniziato a novembre con la distribuzione di cartoline bianche nei principali luoghi di incontro del paese — bar, biblioteca, spazi pubblici e momenti informali di scambio quotidiano — invitando gli abitanti a rappresentare con disegni o parole il proprio “paesaggio di affezione”. Attraverso dialoghi, passeggiate e incontri spontanei, le cartoline hanno raccolto memorie, percezioni e racconti individuali, diventando una costellazione di micro-narrazioni che compongono una geografia emotiva di Fontecchio.
Nei giorni 29 e 30 novembre i materiali raccolti hanno costituito la base del laboratorio guidato da Emilia Badalà, durante il quale i disegni e i contributi raccolti sono stati trasposti su dischi di vetro mediante la tecnica dell’incisione. La scelta del vetro — fragile, trasparente e permeabile al tempo — sottolinea la natura effimera del paesaggio e la delicatezza delle percezioni personali impresse sulle sue superfici. Il laboratorio proseguirà sabato 13 dicembre (15:00–17:30) e domenica 14 dicembre (10:00–13:00) presso la Biblioteca Comunale, offrendo ulteriori momenti di partecipazione.
La performance pubblica del 14 dicembre vedrà i dischi di vetro trasformarsi in strumenti sonori: ogni disco, leggibile come immagine e ascoltabile come sorgente acustica, sarà attivato dal pubblico attraverso la manovella dei grammofoni, rendendo udibile il paesaggio solo nel gesto collettivo. Il suono prodotto creerà una traccia audio unica, registrata e poi condivisa con gli abitanti, mentre i dischi entreranno a far parte dell’Archivio della Memoria del Paesaggio come opere accessibili alla comunità.
Una replica speciale si terrà lunedì 15 dicembre presso la RSA Opera Santa Maria della Pace, durante una giornata di incontro e condivisione che riunirà gli ospiti della struttura e i bambini della scuola dell’infanzia e primaria; in questa occasione verranno suonati anche i dischi incisi a partire dalle cartoline realizzate dagli stessi residenti della RSA nelle settimane precedenti.
Grammophon per Fontecchio si configura come un progetto delle e degli abitanti, una pratica situata capace di attivare territori, storie e relazioni. Attraverso cartoline, dialoghi e incontri, il gesto della “con-moltiplicazione” rende il paesaggio un’esperienza condivisa, mentre le tracce visive e sonore raccolte dall’artista costruiscono una mappatura che intreccia memoria, emozioni e percezioni individuali. Il paesaggio emerge così come luogo e legame, materia e memoria, relazione viva tra chi abita il territorio e ciò che lo attraversa.


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