PESCARA - “Stiamo investendo molto sul verde, con tanti progetti da realizzare, in una misura che non
c'è mai stata fino ad oggi. Sorgeranno diversi parchi, da quello nell'area di risulta al parco
nord, sarà ampliata la Pineta e attraverso l'intervento in via Milano, che punta ad eliminare
l'asfalto per sostituirlo con il verde all'altezza della scuola, lanciamo un segnale culturale che
è quello di far circolare meno auto. Ci sono delle scelte da fare, a vantaggio dei cittadini, ma
questo comporta che ognuno dovrà rinunciare a qualcosa. Le cose possono cambiare e se
trent'anni fa abbiamo portato avanti le battaglie per le isole pedonali ora faremo quelle per il
verde perché ciò che vogliamo è una città sempre più verde”. Con queste parole del sindaco
Carlo Masci si è aperto oggi il convegno, all'Aurum, promosso dal Comune e organizzato
dalla cooperativa Il Bosso per illustrare i progetti e i piani promossi dal Settore Ambiente e
territorio con i servizi Valorizzazione del verde e Pianificazione esecutiva. “La trasformazione
è cominciata”, ha detto Masci parlando alla platea degli interventi già realizzati, "grazie al
supporto della dirigente Emilia Fino e del responsabile di servizio Mario Caudullo. Siamo una
città all'avanguardia, gli esperti ce lo riconoscono, e non improvvisiamo affatto, grazie
all'impegno del settore e di tutti i soggetti che ci affiancano in questo percorso”, ha
proseguito Masci. “Andiamo avanti con convinzione, anche per avere gli effetti sperati dal
punto di vista climatico. Il cambiamento va realizzato, attraverso azioni, non solo predicato”.
L'assessore Cristian Orta ha parlato della cura della Pineta e della sua rinascita, “attraverso
la piantumazione, in programma, di 350 alberi, e la realizzazione di due strutture da mettere
a disposizione della comunità. Ma più in generale in città pianteremo 700 alberi, anche per
riempire le aiuole rimaste vuote, se non addirittura cementificate, e lo stiamo già facendo
(dove ci sono i sottoservizi saranno piantati cespugli). Abbiamo inoltre chiesto ai nostri
tecnici di prevedere interventi per la cura dei pini, per evitare tagli”, ha concluso Orta che ha
stimato la somma in Bilancio destinata al verde in circa 3,5 milioni di euro. Il ruolo della
Pineta in città è stato invece sottolineato da Paolo Setta, de Il Bosso, che nel polmone verde
vicino all'Aurum realizza “tante attività per farla conoscere e vivere – ce ne saranno molte
anche domani, dalle passeggiate ai giochi – e con il Bosso”, ha fatto notare, “l'Aurum ospita
un infopoint mentre il Welcome center di piazza della Rinascita sta diventando un luogo
vivo”. “Dal giorno dell'incendio”, ha fatto notare Bartolomeo Schirone, “si è ricreata all'interno
dell'area della Pineta andata a fuoco una vegetazione erbacea e arbustiva, che serve ad
ospitare le piante che arriveranno dopo, e ora si punta a restaurare, e di questo ci stiamo
occupando, ma il restauro non si esaurirà con la piantagione di un certo numero di specie,
per quanto possano essere selezionate con cura. È importante, invece, ridare funzionalità
ecologica, per consentire al sistema di perpetuarsi nel tempo naturalmente. A conclusione di
questo itinerario la Pineta potrebbe avere un aspetto in parte differente da quello attuale, ma
sarebbe certamente in grado di rimanere in vita autonomamente”. Schirone ha annunciato il
collegamento esistente con i carabinieri forestali, “che si sono attivati per raccogliere dei
semi locali, per produrre materiale da ripiantumare, e c'è in programma la creazione di un
vivaio temporaneo in Pineta al cui interno coltivare piantine da mettere poi a dimora lì: un
vivaio da aprire alle scolaresche, che vanno coinvolte, così come va coinvolta la città, per
creare una sorta di “cantiere partecipato””. Oggi non si è parlato solo di Pineta ma anche del
progetto di via Milano, con i rappresentanti di U-space srl, e in particolare Timothy Brownlee,
che ha illustrato nei dettagli il nuovo volto di questa strada, “dove prevarrà il verde e, grazie
ad esso, si contrasterà il cambiamento climatico”, mentre i rappresentanti di Archquadro,
Laura Crognale, Dante Antonucci e Cristiano Del Toro, hanno mostrato “il grande parco
urbano pubblico che nascerà nell'ambito del nuovo Pp7, su un'area di oltre 30mila metri
quadrati”. L'associazione Arborete, attraverso Michele Rismondo, ha illustrato invece il
“Protocollo Areté per la Valutazione del Rischio Arboreo”, che individua obiettivi, modalità e
procedure per la valutazione delle condizioni di stabilità dell’albero e del rischio connesso,
nonché dei benefici ambientali ed ecosistemici del verde in ambito urbano. L'obiettivo del
Protocollo, applicato dal Comune, è di garantire la conservazione degli alberi, che vengono
prima sottoposti a valutazione (come avviene con il triage, in ospedale, per definire le
priorità) per poi studiare le azioni da intraprendere. L'Università di Camerino, rappresentata
da Giorgio Caprari, si è soffermata sul Piano del Verde di Pescara che “mira a trasformare il
verde urbano in una infrastruttura strategica per la città partendo anche dalle criticità
esistenti che riguardano l'elevata impermeabilizzazione del suolo, la frammentazione del
sistema naturale e l'isolamento ecologico delle risorse principali (Pinete, fiume Pescara), con
un trend di aumento delle temperature e degli eventi climatici estremi. Sono previste
strategie specifiche per ogni Ambito Urbano del Verde (AUV) seguendo delle direttive
olistiche: connessione, resilienza (es. depavimentazione e gestione delle acque),
rigenerazione (con soluzioni basate sulla natura), salvaguardia e partecipazione”. Un ruolo
centrale, in questa fase ma anche per il futuro, lo riveste il Progetto LIFE A_GreeNET,
finanziato dal programma Life dell'Unione Europea, che fornisce supporto strategico e
operativo ai Comuni del medio Adriatico, tra cui anche Pescara, per “potenziare
l'infrastruttura verde come strumento di adattamento climatico, migliorando resilienza e
salute”. Nell'ambito di questo progetto - oggi era collegato Graziano Marchesani - è stato
firmato oggi un Protocollo di Intesa tra Comune, nella persona del sindaco Masci, e gruppo
di lavoro A_GreeNet (Comune di Ancona, UNICAM, Legambiente, Res Agraria), per
formalizzare l'impegno a rendere strutturale e a dare continuità alla metodologia innovativa
del progetto. Non è mancato il confronto con il pubblico, che ha posto una serie di quesiti
sul verde cittadino.
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