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Carrufo cerca le origine

Una ricerca sulla frazione di Villa Santa Lucia affidata al prof. Fabio Redi, docente di Archeologia Medioevale dell’Università dell’Aquila, sarà il tema della conferenza del 15 luglio

L’AQUILA - E’ giusto che un paese, anche se molto piccolo, voglia conoscere le sue origini, il che vuol dire trovare gli elementi utili per ricostruire la sua storia. Carrufo, frazione di Villa Santa Lucia, un borgo alle pendici del Gran Sasso situato tra Ofena e Castel del Monte, si è affidato al prof. Fabio Redi, docente di Archeologia Medioevale dell’Università dell’Aquila, che ha generosamente raccolto l’invito, per sapere come nacque la sua comunità. La ricerca è partita dal sito di una antica chiesa caduta sotto il peso degli anni e dei terremoti e a distanza di un anno dal primo sopralluogo il prof. Redi renderà noti gli elementi raccolti finora.
Lo farà in una conferenza organizzata dalla Pro Loco di Carrufo, presieduta da Pierluigi Ciccone, che avrà luogo nel caratteristico centro montano domenica 15 Luglio, alle ore 16,30, con il titolo “Lì nacque un castello monastico pre-normanno”. Saranno presenti il sindaco di Villa Santa Lucia Paride Ciotti e alcuni amministratori del circondario. Prendendo spunto da questi primi risultati, la Pro Loco di Carrufo si pone un obiettivo: quello di procedere con uno scavo archeologico nell’area dei ruderi della chiesa della Madonna, alla ricerca di elementi utili per saperne di più sulle origini del paese. Occorrerà raccogliere i fondi necessari e a tal proposito i carrufesi si sono già lanciati sulle orme di qualche sponsor appassionato di storia e di cultura. Non mancherà un brindisi al termine della conferenza.


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