LANCIANO – Scatta il blitz al canile di San Vito Chietino da parte dei carabinieri Forestale di Lanciano, della Compagnia della Guardia di Finanza di Lanciano e della stazione dei carabinieri di San Vito Chietino, unitamente ai servizi veterinari della Asl Lanciano-Vasto-Chieti per le condizioni di estremo degrado.
L'operazione congiunta delle forze dell'Ordine ha portato al sequestro di circa 60 cuccioli, trovati in un casolare nella periferia del comune di San Vito Chietino, costretti a giacere tra le loro deiezioni, tenuti in un ambiente sporco e maleodorante ed in pessime condizioni igienico-sanitarie.
E' scattato l'immediato sequestro del fabbricato da parte dei militari e in quattro sono stati denunciati per esercizio abusivo della professione veterinaria, gestione illecita di rifiuti e maltrattamento di animali.
Approfondirà la questione anche dal punto di vista tributario, la Guardia di Finanza che, nel corso dei sequestri, ha acquisito la documentazione contabile trovata presso l'allevamento abusivo, fino ad oggi, sconosciuto anche all'Agenzia delle Entrate.
I cani anch'essi sequestrati, torneranno a nuova vita, dopo gli adeguati accertamenti sanitari verranno trasferiti presso i canili di Chieti, Lanciano, Guardiagrele e Ortona, e saranno resi disponibili per l'adozione.
I cuccioli, quasi tutti sprovvisti del microchip, erano tutti di razza: maltesi, barboncini e jack Russell; potevano essere venduti dagli allevatori oltre a 400 euro. Le indagini, coordinate dal pm Serena Rossi, sono scaturite da alcune segnalazioni che hanno permesso di appurare come le condizioni di detenzione degli animali fossero largamente fuori legge.
Massimo Bomba |