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RUGBY: A L'AQUILA FINISCE CON UN PAREGGIO IL TEST MATCH FEMMINILE ITALIA-GIAPPONE

Risultato finale: 17 a 17 con tre mete per parte, bene le esordienti Giulia Cerato e Laura Paganini

L'AQUILA – Le azzurre pareggiano 17-17 contro le nipponiche nel test match al “Tommaso Fattori” de L'Aquila.
Gli oltre 2500 spettatori, nel capoluogo aquilano della palla ovale, non si sono fatti intimorire dalla pioggia battente ed hanno reso omaggio alla Nazionale italiana già nella mattinata alla “Festa del Rugby”.
L’Italia, fin dai primi minuti, schiaccia il piede sull'acceleratore, nel tentativo di cogliere di sorpresa il Giappone, ma il team asiatico risponde senza farsi intimidire ed al 9' minuto va a segnare la prima meta con l'ala Kasai.
Si fatica davvero a mantenere il possesso dell'ovale a causa del campo reso pesante dalla pioggia ma capitan Arrighetti, nonostante tutto, riesce a mettere pressione al team giapponese, dopo una serie di falli delle nipponiche con il cartellino giallo all'ala Taniguchi, al 23' minuto, Sofia Stefan va in meta pareggiando il tabellino parziale di 5-5.
Le Azzurre prendono coraggio ed insistono mentre la nazionale giapponese cerca di contenere il gioco con molta disciplina. Al 35' arriva la meta di Stefan, trasforma Michela Sillari (12 a 5 per l'Italia). Il Giappone non ha nessun timore e vuole giocarsi le proprie carte davanti ad una Italia che è fotografata dieci posizioni avanti nel ranking mondiale. Il capitano Saki Minami, a questo punto, riesce a prendere l'ovale e lo porta al di là della linea di meta: si chiude il primo tempo, 12-10 per l’Italia.
Nella ripresa l'Italia cresce, minuto dopo minuto, conquista terreno nella roccaforte giapponese e al 52' minuto, costruendo una maul, va in meta con Lucia Cammarano: risultato 17-10.
Dopo pochi minuti, le nipponiche organizzano il gioco e vanno in meta con la terza linea Seina Saito, trasforma in tranquillità l'estremo Ai Hirayama. Si ristabilisce la parità con il risultato di 17 a 17. Il Giappone ci crede ed avanza nella metà campo italiana, Beatrice Rigoni si fa intercettare un calcio di liberazione ma, prontamente, ci mette una pezza il centro azzurro che riesce ad annullare prima del tocco dell'avversario.
Il team azzurro tenta l'ultimo assalto ma dopo la perdita di possesso l'arbitro francese, Aurelie Groizelrau, pone fine all'incontro e manda le squadre negli spogliatoi.
"Senza dubbio una partita su cui riflettere insieme alle ragazze” – spiega a caldo nel fine partita il CT azzurro, aquilano Andrea Di Giandomenico – “è stata una partita estremamente dura a causa del terreno di gioco reso pesante dalla pioggia”. “Il Giappone ci ha messo in difficoltà, ha dimostrato di essere molto organizzato sia in attacco che in difesa”. “Dobbiamo capire” - prosegue Di Giandomenico - “perchè a volte abbiamo rinunciato alla nostra idea di gioco”. “Prima di cosa fare dobbiamo capire cosa si vuole essere, rifletteremo con calma sulla formazione di una squadra; in fondo, siamo solo all'inizio di una lunga stagione”. “Abbiamo raccolto un altro pareggio dopo quello con il Galles che, poi, ha portato buoni sviluppi”. In definitiva – conclude il CT azzurro - “al di là dei risultati, sono esperienze necessarie di crescita per la squadra”.
La palla passa al capitano Ilaria Arrighetti che chiarisce: “E' stata una partita difficile anche a causa delle condizioni meteo, il Giappone è stato all'altezza rispetto alle squadre con le quali di solito giochiamo”. “Stiamo crescendo, grazie alle esordienti che hanno fatto bene” – conclude Arrighetti. “E' solo un inizio” – afferma Laura Paganini - “questa era una squadra con tante esordienti come me ed è stato un banco di prova, ora rimane tutto da costruire anche in vista del secondo test match con l'Inghilterra”.
L'Aquila rappresenta uno scenario ideale per un match di rugby, lo testimonia la passione che ha segnato per decenni il capoluogo abruzzese nel panorama del rugby italiano, lo conferma il Sindaco de L'Aquila, Pierluigi Biondi che spiega: “L'Aquila, quando si tratta di rugby, risponde sempre bene nonostante molti problemi che sta vivendo il vertice di questo sport. La palla ovale in questa città ha sempre un grosso appeal e siamo fiduciosi anche attraverso il lavoro che si sta facendo, soprattutto, sui giovani possa un domani avere una nuova stagione d'oro”.
Massimo Bomba


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