PESCARA - Il 27enne giocatore delle Zebre Rugby, Maxime Mbandà, è stato nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, un riconoscimento per il servizio di solidarietà e sostegno svolto con la Croce Gialla al fianco dei cittadini di Parma durante la pandemia da covid-19.
La nomina è stata annunciata dal Presidente Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica del 2 giugno: il riconoscimento va ad “un primo gruppo di cittadini, di diversi ruoli, professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus”.
Tra i 57 cittadini c'è anche quello di Maxime Mbandà, che in piena emergenza ha prestato un servizio volontario vestendo, questa volta, non la maglia della propria franchigia di appartenenza ma, bensì, quella della dell’Associazione Seirs Croce Gialla di Parma. Un riconoscimento non sportivo che, senza dubbio, rappresenta il valore su cui si basa il rugby italiano.
“In un momento di grave difficoltà per il Paese e per il rugby italiano - dichiara il Presidente della Federazione Italiana Rugby (FIR), Alfredo Gavazzi - Maxime Mbandà ha incarnato in modo concreto i valori fondanti del nostro sport, mettendosi al servizio della società civile ed anteponendo il bene comune alla propria salute e al proprio status di atleta di alto livello. Tutto il movimento italiano gli è grato per il suo incredibile e disinteressato contributo al Paese, una gratitudine che il Presidente della Repubblica ha così efficacemente espresso nel conferimento dell’Ordine al Merito, e per aver ispirato rugbiste e rugbisti di tutte le età a seguire il suo esempio”.
“E’ stata una notizia inaspettata” – così, ha esordito Maxime Mbandà. “Questo riconoscimento – spiega il flanker della Nazionale Italiana Rugby – mi riempie di orgoglio e ringrazio il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Il merito per il lavoro svolto va anche a tutte le persone che hanno lavorato duramente in questo periodo e che da anni lo fanno in silenzio. Per me è una giornata speciale e non ho ancora metabolizzato il tutto. Il mio impegno non terminerà qui e proseguirà con maggiore dedizione”.
“Sappiamo che in questa fase il virus ha una diffusione minore rispetto all'inizio in cui è partita la pandemia, ma questo non deve significare abbassare la guardia: dobbiamo essere attenti in tutto quello che facciamo, cercando di muoverci in massima sicurezza. La mia esperienza da volontario – conclude Maxime - mi sta lasciando delle sensazioni incredibili e invito tutti, nel limite delle proprie possibilità, a provare questa esperienza assolutamente formativa”.
"L'emergenza – fa sapere, con una nota, il vicesindaco Marco Bosi con delega allo Sport del Comune di Parma - ha travolto Parma con lutti e sofferenze, ma ha fatto emergere anche straordinarie storie di dedizione e di altruismo. L'onorificenza concessa oggi dal Presidente Mattarella ha segnato una meta importante nella vita di uno sportivo, di un 27enne di madre italiana e padre congolese, che, ancora, in queste settimana alterna gli allenamenti al volontariato”.
“Mbandà – conclude il vice Sindaco - è un esempio per i giovani, per il mondo dello sport, un ragazzo di cui Parma va orgogliosa”.
Massimo Bomba |