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ORIGINE DELLA TEORIA GENDER

Il punto del prof. Giandomenico Palka, già Ordinario di Genetica Medica Università G. D’Annunzio Chieti-Pescara

PESCARA - Il sesso è una determinazione biologica che identifica la struttura anatomica della persona, il Gender invece è un dato psicologico e socio culturale che identifica la percezione che una persona ha di sé. Per il Gender quindi essere maschio o femmina non è un dato biologico e oggettivo ma un fatto culturale. Anche i gay e il femminismo radicale dicono che il sesso sarebbe solo una costruzione sociale.
Secondo la teoria Gender, l’individuo sceglie la propria sessualità in accordo ai propri istinti. Non ci sono maschi e femmine ma solo uomini liberi che si assegnano il genere a cui vogliono appartenere. Questo è molto pericoloso perché si rischia di smontare la natura e di sovvertirla. I segnali in questo senso ci sono. In alcune scuole è stato consentito agli insegnanti di sostituire i termini di padre e madre con quelli di genitore 1 e genitore 2. I Gender vogliono cambiare i programmi di educazione scolastica e i modelli familiari. Questo è supportato anche dai cambiamenti linguistici che si stanno determinando nel mondo contemporaneo. Sono infatti ormai entrati nel linguaggio comune concetti nuovi e termini strani come globalizzazione umanizzante, cittadinanza globale, aborto senza rischi, diritti sessuali e riproduttivi, diritto alle scelte, orientamento sessuale, omofobia, Gender; nello stesso tempo passano sempre più in disuso i termini tradizionali come verità, morale, coscienza, ragione, cuore, genitori, sposo, marito, moglie, padre e madre, verginità, castità, dogma. L’immissione dei nuovi termini potrebbe avere il significato dell’inizio di una nuova cultura e di nuovi valori, non necessariamente negativi, ma pericolosi perché potrebbero sradicarci dalla realtà e dalla verità. Nello stesso tempo la perdita delle parole comuni potrebbe essere un segno di smantellamento della società tradizionale.
La teoria Gender nasce dalla ideologia marxista-engelista, entrambe radicalmente materialistiche. L’espressione storica più significativa è la lotta di classe tra borghesia e proletariato. Nel significato di questa corrente filosofica, la donna diventa la prima forma di proprietà privata e, l’oppressione operata dagli uomini nei suoi confronti, la prima forma di sottomissione di classe. Secondo Engel il passaggio da una società matriarcale a quella patriarcale ha comportato uno schiacciamento dell’uomo sulla donna, che è stata ridotta a sua serva con l’obbligo della maternità ripetuta, dei lavori domestici e della emarginazione sociale. Pertanto secondo questi concetti, la prima lotta di classe sarà dentro la famiglia. Il comunismo tuttavia avrebbe salvato la donna da questa oppressione e asservimento mediante la sua “liberazione” dalla schiavitù familiare, materna e domestica. Per ottenere questo comunque si dovrà distruggere la famiglia naturale, si dovrà abolire l’istituzione del matrimonio, gabbia insopportabile per la donna, l’amore dovrà essere libero e dovrà esserci uguaglianza tra i sessi.
Gli ideologi del Gender per prima cosa vorranno la distruzione della famiglia naturale per raggiungere lo scopo finale che è quello di abolire tutte le differenze tra uomini e donne, in maniera che non avrà più senso parlare di famiglia, matrimonio, madre, padre, nonno e nonna.
Non solo il femminismo ma anche le Organizzazioni non Governative (ONG) come Amnesty International, Women’s Environment, Development Organization, Greenpeace stanno avendo un ruolo determinante nella affermazione e divulgazione della teoria Gender perché sono infiltrate nei centri di potere come l’ONU, l’UNESCO, OMS, Consiglio d’Europa, Parlamento Europeo.
La cosa più preoccupante è che la società subisce in silenzio questo attacco, questa nuova cultura, allineandosi in silenzio ad essa non accorgendosi che la ideologia Gender sta conquistando spazi sempre più ampi nella società, determinando la distruzione e negazione della realtà oggettiva. Tutto è lasciato alla interpretazione del singolo che rifiuta ogni limite e confine morale. La teoria Gender deve fare tabula rasa delle strutture portanti e consolidate della società. La famiglia diventa pertanto il nemico numero uno perché ostacola l’autodeterminazione dell’individuo che vuole decidere liberamente.
La famiglia è una istituzione naturale perché deriva dalla relazione maschio-femmina che è inscritta nella struttura intima dell’uomo che, come ogni essere vivente, ha come compito-istinto la conservazione della specie. Gli ideologi del Gender invece dicono che la famiglia naturale non esiste e che ci sono nuove forme di famiglia. E’ chiaro che si vuole destituire l’identità dell’istituto familiare naturale che è solido e basato su principi etico-morali inderogabili. Le nuove famiglie invece sono montabili e smontabili a seconda dei gusti. Questo è un attacco duro e globale nei confronti dell’ordine sociale naturale.
Mi chiedo quale effetto avrà sulle nuove generazioni l’indottrinamento scolastico della teoria Gender. Inoltre mettere in discussione se esiste o no il sesso, se il bambino ha bisogno o meno della figura materna e paterna mi sembra che sia un grave attentato alla dignità umana e all’ordine dell’organizzazione naturale delle cose.
Prof. Giandomenico Palka


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