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HUB VACCINALE DELLA VALPESCARA, CINQUE MESI DI ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL TERRITORIO

Il Sindaco Maurizio Giancola: ‘’da quanto svolto dal centro vaccinale dimostra che abbiamo fatto benissimo ad investire su questa importante struttura’’

SCAFA - L’hub vaccinale della Valpescara è, ormai, al suo quinto mese d’attività e per il Comune di Scafa, che l’ha fermamente voluto sul suo territorio, è il momento di fare il punto della situazione o, se si preferisce, un bilancio parziale. «Nel caso qualcuno avesse ancora dei dubbi sulla vocazione di Scafa ad essere un centro di servizi, ora, non dovrebbe più averli», dice il Sindaco, Maurizio Giancola, «proprio quanto svolto dal centro vaccinale dimostra che abbiamo fatto benissimo ad investire su questa importante struttura. In termini di risorse economiche ed umane, abbiamo sostenuto uno sforzo rilevante, ma è stato abbondantemente ripagato. In parole semplici, abbiamo raccolto molto più di quanto abbiamo seminato, perché adesso più nessuno può mettere in discussione la centralità di Scafa nella vallata.» Il primo cittadino si riferisce, primariamente, al bacino d’utenza, che si è rivelato molto più ampio di quello programmato: «Ufficialmente, quello di Scafa è l’hub della Valpescara, in realtà, questa etichetta gli sta un po’ stretta, perché sono venuti fin qui a vaccinarsi perfino dalla Valle Roveto, che è ai confini con la Ciociaria, insieme con altre persone residenti a Chieti, Avezzano, Sulmona, Guardiagrele, Navelli, Tornimparte… A fronte di questi dati, viene quasi da sorridere quando senti dire che è l’hub della Valpescara, dato che dei suoi servizi si è avvalsa gente che vive ad un tiro di schioppo da Sora o Frosinone. Ho appreso che la Asl di Pescara ha chiesto l’apertura quotidiana del nostro centro vaccinale, un ulteriore fatto che attesta la posizione strategica di Scafa nel territorio. Posso affermare che abbiamo saputo fare in mondo che la nostra centralità geografica nella vallata andasse a beneficio d’una grande comunità. E, ovviamente, possiamo solo inorgoglircene.» A monte di tali risultati, prosegue Giancola, c’è una sorta di mobilitazione ed un coordinamento che ha coinvolto numerosi soggetti: «Devo ringraziare», prosegue il Sindaco, «la Protezione civile, la Misericordia, l’Italcementi che è proprietaria del terreno, il Battaglione “Vicenza” IX Reggimento Alpini de L’Aquila, il personale medico e paramedico, il dottor Giampiero D’Ercole, delegato all’hub del Centro Operativo Comunale, il dottor Roberto Salerni, Responsabile dell’hub e, infine, i dipendenti dell’Amministrazione comunale. Senza il loro lodevole impegno, non sarebbe stato possibile assicurare un servizio di una così alta qualità.» Per il summenzionato Dottor Salerni, Responsabile del centro, il successo è dovuto principalmente ad un’organizzazione suddivisa in tre livelli: «Strutturale, relazionale e professionale.» Il primo, spiega Salerni, «è la ripartizione ideale dell’hub in varie aree: preaccettazione, accettazione, area d’attesa, anamnesi, inoculazione, sorveglianza (o osservazione) ed emergenziale. Il livello relazione, invece, è basato sul dialogo, ossia, l’ascolto e la soluzione dei problemi dell’utente. Infine, il livello professionale, che consiste nell’attenta analisi quotidiana dei mezzi e del personale a disposizione, l’efficienza del servizio, la crescita della capacità dello stesso personale grazie all’esperienza sul campo. Si badi che non sto parlando di astrazioni, ma fatti concreti, che dimostrano la veridicità di quanto affermo. Per esempio, nel nostro hub non abbiamo rilevato criticità importanti, salvo questo episodio recente, non si sono mai create lunghe file ed abbiamo vaccinato persone provenienti da aree molto distanti dalla Valpescara. Questi sono i criteri di valutazione dell’efficienza d’un hub. Si tratta di dati inconfutabili. Siamo stati un punto di riferimento per Sindaci e medici di famiglia di tutto il territorio, che venivano da noi a prendere le dosi o ci inviavano i loro assistiti e noi, compatibilmente con le dosi di cui disponevamo ed il rispetto delle procedure stabilite, cercavamo di soddisfare le richieste. C’era sempre un’ambulanza del 118, pronta a partire in caso d’emergenza, c’era l’eliporto, eravamo preparati ad affrontare qualunque situazione si fosse presentata. Siamo l’unico centro vaccinale aperto, nel pomeriggio, tre giorni la settimana, il martedì, il mercoledì ed il venerdì. Devo ringraziare l’Amministrazione comunale di Scafa, che si è prodigata sia per l’allestimento immediato della struttura, che per il suo mantenimento. Ci sono tanti aspetti di cui tenere conto, come per esempio, il fatto che il nostro centro è dotato dell’impianto d’aria condizionata, senza il quale, a luglio ed agosto, con il caldo torrido, non sarebbe stato possibile lavorare. Poi, la buona organizzazione dei parcheggi, perfino l’arredo ha la sua importanza, perché l’utente deve sentirsi a suo agio. Questi particolari, magari, sfuggono ai non addetti ai lavori, ma vi assicuro che non sono affatto marginali. Ringrazio anche Fabio Ferrante, un funzionario della Protezione civile regionale, i volontari della varie associazioni, alcuni dei quali sono diventati un punto fermo all’interno dell’organizzazione, senza di loro sarebbe stato molto più difficile per il centro svolgere la sua funzione; un ringraziamento va anche ai colleghi, agli infermieri, agli addetti sia alle attività amministrative, che a quelle direttamente legate alla vaccinazione; al dottor D’Atri, per la sua esperienza di clinico e che ora mi sta sostituendo; alla Asl di Pescara ed al manager, Vincenzo Ciamponi, per avermi, a suo tempo, affidato l’incarico.»


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