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ORSO INVESTITO. ENPA. ''UNA PERDITA ENORME''

''Ora incrementare fondi per prevenzione. Chiediamo al Ministero della Transizione Ecologica di intervenire''

PESCARA - Ancora un grande carnivoro vittima di un incidente stradale. Stavolta è toccato ad un giovane orso investito durante la notte sull'A/25, nell'area del Comune di Avezzano in Abruzzo. “E’ emergenza – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa - per i grandi carnivori che muoiono investiti e, come in questo caso, nessuno si ferma a soccorrerli o quanto meno a cercare aiuto. Servono al più presto opere di prevenzione. Recentemente abbiamo proposto anche alla Provincia di Trento la realizzazione di sottopassi e barriere preventivi per evitare che gli attraversamenti delle strade si trasformino in tragedia. La situazione della popolazione ursina in Abruzzo è poi ancora più delicata e qui ogni perdita di esemplari è di incalcolabile gravità. Chiediamo l’intervento del Ministero della Transizione Ecologica che, ricordiamo, ha tra le sue competenze e doveri quello di tutelare la fauna selvatica particolarmente protetta e che dovrebbe destinare più fondi ai Parchi nazionali per le opere di prevenzione anche nell’ambito dell’importante programma europeo Life Safe Crossing. Confidiamo anche nel lavoro delle Forze dell’Ordine per identificare i pirati della strada responsabili di questo scempio che, invece di fermarsi e soccorrere come prevederebbe l’articolo 189 del Codice della strada, sono scappati nella notte. Ricordiamo che tale articolo al comma 9 bis, stabilisce infatti che gli utenti della strada che abbiano cagionato un incidente dal quale sia derivato un danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, sono tenuti a fermarsi e a garantire un intervento di soccorso tempestivo”.
L’Enpa segue da sempre con attenzione le vicende dei grandi carnivori e lo fa sul territorio, presso le istituzioni e soprattutto nei fori di competenza. Abbiamo recentemente trascinato in tribunale Ghedina che aveva inseguito un branco di lupi mettendoli in pericolo perché è fondamentale iniziare a condannare severamente tutti gli atteggiamenti criminosi che possono portare a conseguenze molto gravi per questi animali. Atteggiamenti spesso dettati dalla voglia di girare un video virale o dal semplice senso di onnipotenza. Secondo l’ultimo Rapporto Orso Marsicano 2020 pubblicato da Naturaprotetta negli ultimi 50 anni il 27-31% degli orsi è morto per cause antropiche, in particolare 12 orsi sono morti a causa di incidenti stradali. “Le misure di prevenzione – conclude Carla Rocchi – sono essenziali e devono diventare una priorità anche delle Istituzioni per la sicurezza di uomini e animali”.


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