PESCARA - La pescarese Cinzia Brogneri ha addentato la medaglia d'argento vincendo 4 incontri: Il primo 3 a 0, il secondo 4 a 0, il terzo con giudizio arbitrale 3 a 2, il quarto 1 a 0, perdendo poi in finale 0 a 5. La giovane pescarese, studentessa di Scienze della Comunicazione all'Università di Teramo, giunge in gara dopo essersi rimessa dall'ennesimo infortunio che l'aveva costretta ad uno stop.
L’atleta, che porta il successo in Abruzzo, ha commentato a fine gara: "9 mesi fa mi sono guardata allo specchio mettendo su una bilancia i pro e i contro, ma purtroppo i contro erano molti più dei pro. Mi sono chiesta molte volte se il gioco valesse la candela, se tutti i sacrifici, tutti gli infortuni, tutta la mia vita passata dietro questo dannato sport avesse un senso. Avevo deciso di staccare, di mettere in un cassetto i miei sogni, i miei successi e i miei sacrifici e pensare realmente a cosa la vita potesse darmi. Ho continuato a sognare e portare avanti altre passioni con successi sempre più grandi, però quando passi la vita con le protezioni addosso e con il cuore sul tatami, non puoi chiudere tutto e basta”.
"Dieci giorni fa- aggiunge Cinzia Brogneri - ho deciso di provare a rimettermi in gioco, ho provato a riaprire quel cassetto che ho lasciato chiuso per un po', però con una mentalità diversa, con la felicità di chi non ha nulla da perdere, ma solo tanto da vincere a livello personale. Poco meno di un mese fa le stampelle mi accompagnavano per un infortunio al ginocchio, oggi sorrido, non per una semplice medaglia, perché sono riuscita a tornare sul tatami con la spensieratezza che non provavo da un po’”.
"Questa medaglia - conclude l’atleta pescarese - pesa come non mai e chi conosce i miei sacrifici sa quanto vale a livello morale. Vorrei ringraziare tutte le persone che ci sono sempre state, quelle che hanno sempre creduto in me, anche quando io avevo smesso di farlo e vorrei dedicare questa medaglia a te angelo del mio cuore, Andrea Nekoofa,r e ringraziarti per tutti gli insegnamenti che continui a darmi anche da lassù!”
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