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AL FESTIVAL DANNUNZIANO CONCERTO DEL MAESTRO BEATRICE VENEZI E I SOLISTI AQUILANI

Nella sesta giornata la prima giornata di Convegno-studio sul tema ‘Un condottiero senza seguaci’, in programma dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18

PESCARA - Saranno il Maestro Beatrice Venezi e i Solisti Aquilani i protagonisti domani, giovedì 8 settembre della sesta giornata del Festival dannunziano ‘L’Imaginifico’ evento previsto alle ore 21 nel piazzale Michelucci dell’Aurum, ingresso gratuito. Il Concerto chiuderà una giornata intensa di dibattiti che si aprirà con la prima di tre giornate studio dedicate a d’Annunzio e che porteranno a Pescara alcuni dei maggiori dannunzisti del mondo, coordinati da Giordano Bruno Guerri.
“La quarta edizione del Festival – ha sottolineato il Presidente Lorenzo Sospiri – si sta caratterizzando per la rapida successione di decine di eventi che stanno toccando ogni sfera di interesse e di vita di d’Annunzio, dallo sport alla musica alla cultura e all’arte. Pescara e l’Abruzzo stanno vivendo momenti di approfondimento straordinari, ma anche momenti di spettacolo destinati a divenire memorabili in termini di emozioni”.
Il programma del Festival dannunziano si aprirà domani, giovedì 8 settembre, nella Sala d’Annunzio all’Aurum, con la prima giornata di Convegno-studio sul tema ‘Un condottiero senza seguaci’, in programma dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, e che domani vedrà la presenza di Giordano Bruno Guerri, il professor Stefano Trinchese, Papadia, Fimiani, Musiedlak, Baldassini, Leo, Manenti, Chiarini, Cappello, Raimondo e Arnaudi.
Alle ore 18 nella Sala Tosti presentazione del volume ‘Fasciste’ di Angelo Piero Cappello con Giordano Bruno Guerri e Maria Pia Pagani.
Alle ore 18.30 sempre nella Sala Tosti ci sarà la presentazione del libro ‘d’Annunzio e la massoneria’ di Raffaella Canovi, con Aldo Alessandro Mola e Angelo Piero Cappello.
Alle 21 il piazzale Michelucci dell’Aurum ospiterà il Concerto dell’Orchestra de I Solisti Aquilani diretto dal Maestro Beatrice Venezi. Verranno eseguiti brani di Giuseppe Verdi da “Giovanna d’Arco”, Sinfonia da “La Traviata”, Preludio atto I; Luigi Cherubini da “Medea”, ouverture; Giacomo Puccini Crisantemi, elegia per archi; Umberto Giordano da “Fedora”, Intermezzo; Dmitrij Shostakovich da “Lady Macbeth”, Adagio; Jules Massenet da “Thais”, Meditation - violino solista Daniele Orlando; Gabriel Fauré da “Pelleas et Melisande”, Suite (Prelude, La Fileuse, Sicilienne, La Morte de Melisande) (violini solisti Daniele Orlando, Hinako Kawasaki).
Beatrice Venezi Direttore Principale Ospite dell’Orchestra della Toscana e Direttore Principale dell’Orchestra Milano Classica, Beatrice Venezi è membro della Consulta Femminile del Pontificio Consiglio per la Cultura e tra le poche donne al mondo a dirigere orchestre a livello internazionale: dal Giappone alla Bielorussia, dal Portogallo al Libano, dal Canada all’Argentina, dagli Stati Uniti all’Armenia. Ha collaborato con grandi interpreti di fama internazionale come Bruno Canino, Stefan Milenkovich, Valentina Lisitsa, Eleonora Abbagnato, Carla Fracci e con orchestre prestigiose come l’Orchestra del Teatro La Fenice, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la New Japan Philharmonic, Sofia Philharmonic, la Filarmonica del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, la Symphony Orchestra of the National Television and Radio Company of Belarus, la State Orchestra of Armenia. Si è prodotta in teatri e festival importanti come il Festival Puccini di Torre del Lago, di cui è stata Direttore Principale Ospite per due stagioni (2017-2018), al Mascagni Festival, alla Suntory Hall a Tokyo, alla National Opera House of Azerbaijan, alla National Opera House of Georgia, al National Theatre Ivan Zajc in Rijeka, al Sofia National Opera and Ballet, al Teatro del Libertador a Córdoba, al Teatro Verdi di Trieste, nel Circuito lirico marchigiano. Nel 2021 ha debuttato all’Opéra-Théâtre de Metz Métropole, ad Opera Holland Park a Londra, al Teatro Coliseo di Buenos Aires, al Teatro Olimpico di Vicenza e al Teatro Lirico di Cagliari. Il 2022 la vede impegnata, tra gli altri, all’Opéra-Théâtre de Clermont-Ferrand, all’Opéra de Vichy, all’Opéra Grand Avignon, all’Opéra de Reims, a Nagoya Philharmonic, all’Orchestra Haydn, al Taormina Arte Festival e al Bellini Festival. Diversi i riconoscimenti ottenuti nel settore per la sua brillante e fulminante carriera – in particolare per le sue grandi capacità artistiche e l’impegno per la diffusione della cultura musicale nelle giovani generazioni – tra cui lo storico premio Scala d’Oro, ricevuto nel 2017, e il Premio Leonia per l’Audacia, ricevuto nel 2019. Il Corriere della Sera la segnala tra le 50 donne dell’anno 2017 e nel 2018 Forbes la inserisce tra i 100 giovani leader del futuro sotto i 30 anni. Per la casa editrice UTET/DeAgostini ha pubblicato “Allegro con fuoco” (Aprile 2019), nel quale racconta perché innamorarsi della musica classica, e “Le sorelle di Mozart” (Novembre 2020), dedicato a musiciste tanto geniali e innovative, quanto dimenticate dalla storiografia ufficiale della musica. Dal 2019 è un’Artista Warner. Ad ottobre 2019 è uscito in tutto il mondo il suo album di debutto “My Journey”, dedicato a brani sinfonici di Giacomo Puccini e registrato l’Orchestra della Toscana; a dicembre 2021 è uscito “Heroines“, registrato con l’Orchestra Haydn e dedicato alle protagoniste femminili del repertorio operistico, entrambi editi da Warner Music Italy.
A chiudere la giornata alle 21.30 in piazza della Rinascita sarà il Concerto ‘Vandelli canta Battisti’. Maurizio Vandelli Si forma artisticamente in anni in cui il fermento musicale internazionale era segnato dalla musica beat e dalla musica pop. Inizia ad esibirsi con l'amico Victor Sogliani in locali estivi sulla costa romagnola e marchigiana. Lasciati gli studi decide di incidere un primo disco e riesce a proporsi per un impegno di tre mesi in Spagna. Ritornato in Italia riceve un invito inaspettato al Vigorelli di Milano, dove si presenta con il gruppo che diventerà in seguito l'Equipe 84. Il gruppo era composto da Victor Sogliani, Franco Ceccarelli, Alfio Cantarella e Maurizio Vandelli. Prima dell'Equipe 84 il gruppo dei Giovani Leoni era composto da Franco Ceccarelli, Claudio Dotti, Luigi Simonini e Maurizio Vandelli. Quando i Giovani Leoni si sciolsero nacque l'Equipe 84 a Modena, nel 1963. Nel 1964 il primo 45 giri dell'Equipe 84 contiene Papà e mammà e Quel che ti ho dato. Il vero successo, però, arriva con Io ho in mente te del 1966. Sempre nel 1966, Lucio Battisti propone a Maurizio Vandelli la canzone 29 Settembre che avrà notevole successo artistico. Nel 1969 viene inciso Tutta mia la città. Il gruppo incide sette album dal 1965 al 1977, tutti con la presenza di Vandelli come cantante solista. All'inizio degli anni '70, il cantante tenta un'esperienza da solista, incidendo e pubblicando l'album L'altra faccia di Maurizio Vandelli che, tuttavia, non segna una sua separazione dal gruppo, dato che Vandelli continua a fare parte dell'Equipe. Di questo periodo, è rimasto celebre anche il rifiuto dell'Equipe 84, raccontato dallo stesso Vandelli in diverse interviste, di incidere il brano Io vagabondo (che non sono altro), che venne quindi proposto ai Nomadi, dei quali decretò il successo. Dopo lo scioglimento dell'Equipe 84, nel 1979, Vandelli abbandona momentaneamente la musica per dedicarsi ai mestieri di grafico pubblicitario e disegnatore di cartamodelli; nonostante ciò, nel 1982, con lo pseudonimo di Key Of Dreams incide la cover di Africa originariamente realizzata dal gruppo statunitense dei Toto. Nel 1989 vince la trasmissione televisiva Una rotonda sul mare con il brano 29 settembre; nello stesso anno, torna in sala di incisione, per registrare l'album 29 settembre 89, che viene premiato con il Disco di platino e che segna il suo definitivo ritorno nel mondo della musica; l'anno successivo rilascia un nuovo album, Sei nei '90, mentre nel 1993 partecipa al Festival di Sanremo cantando assieme ad altri due gruppi storici degli anni sessanta, i Dik Dik ed i Camaleonti, la canzone Come passa il tempo, poi inserita nell'omonimo album. Contemporaneamente, esce il CD Walzer d'un Blues di Adelmo e i suoi Sorapis dove Vandelli conquista il Disco d'Oro insieme agli altri componenti del supergruppo: Zucchero Fornaciari, Dodi Battaglia, Umbi Maggi, Fio Zanotti e Michele Torpedine. Nel giugno degli anni 2000 e 2001 ha condotto, su Canale 5, il varietà musicale I ragazzi irresistibili, insieme a Little Tony, Rita Pavone e Adriano Pappalardo, nel quale ha interpretato un repertorio di canzoni che hanno segnato la storia della musica pop dagli anni sessanta. Ogni anno, generalmente in estate, si esibisce in tour accompagnato dal quintetto I Miranda, con Alessio Saglia (tastiere), Massimiliano "Gens" Gentilini (basso), David Casaril (batteria), Gian Marco De Feo (chitarra solista), Tony Martino (chitarra ritmica). Vandelli è principalmente un interprete musicale. Nel 1962 ebbe modo di assistere personalmente alle prove di I saw her standing there a Londra, da parte dei Beatles, il che lo portò quindi a conoscere Paul McCartney, John Lennon e Richard Lester. Nel 2018, torna in sala d'incisione con lo storico "rivale" Shel Shapiro - con il quale aveva già suonato durante alcuni concerti negli anni precedenti e con cui, nel 2016, aveva effettuato un duetto durante la trasmissione Viva Mogol! - per registrare insieme un album dal titolo Love and Peace, pubblicato il 21 settembre dello stesso anno; i due cantanti fanno poi seguire all'album un tour congiunto. Maurizio Vandelli è stato soprannominato Il Principe. Nel 2019 è giurato per l'academy della seconda edizione di Sanremo Young, sempre in coppia con Shapiro.


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