L'AQUILA - La giornalista e scrittrice aquilana, Monica Pelliccione, sarà il 19 maggio, a Piacenza, su invito della Banca d'Italia, con il suo ultimo libro “Alla corte di Margherita” (Daimoni edizioni). L'autrice parteciperà al convegno “Donne nella storia e nell'architettura della città di Piacenza. Conversazione su Margherita d'Austria a casa di Maria Luigia”, in programma alle 14,30 nella filiale della Banca d'Italia, in via Bernardino Mandelli 14. L'incontro si aprirà con i saluti istituzionali di Massimo Calvisi, capo Filiale Banca d'Italia di Piacenza, il Prefetto di Piacenza, Daniela Lupo, il sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi e il capo servizi immobili della Banca d'Italia, Lorenzo Sperati. A seguire gli interventi della giornalista Pelliccione, di Alessandro Malinverni, direttore del museo Gazzola di Piacenza e Carlo Mambriani, ordinario di Storia dell'architettura all'Università di Parma. Modera Nicoletta Bracchi, direttrice di Telelibertà. “Alla corte di Margherita” ripercorre la storia della duchessa d'Austria, con particolare riferimento al legame con L'Aquila dove, dopo il suo arrivo, il 16 dicembre 1572, nominata dal fratello Filippo II Governatrice della città, soggiornò nel palazzo che prese il suo nome, palazzo Margherita, per decenni sede municipale. Un excursus storico, che parte da messer Buccio di Ranallo, primo cantore della «civitas nova», la città-territorio, dalla fondazione allo scontro tra guelfi e ghibellini, la nascita dei Quarti cittadini e Piazza Duomo come demarcazione dei poteri e spazio temporale. E ancora, il fiorente cinquecento aquilano, in un affascinante caleidoscopio di culture e stili dissimili che si fondono, alla corte di Margherita, per arrivare ai nostri giorni e alle opportunità culturali e di sviluppo turistico legate alla figura di Margherita, emblema del Cinquecento europeo, non solo italiano. Un viaggio itinerante tra la cultura e la storia di città come L'Aquila, Roma, Parma e Piacenza, legate indissolubilmente alla figura iconica di Margherita d'Austria. In un'epoca caratterizzata da guerre politiche e di religione che infiammavano l'intero continente, la Duchessa Margherita divenne una pedina fondamentale nello scacchiere delle alleanze. Ben due Papi, Clemente VII e Paolo III, la legarono al papato ed alle loro famiglie. Dalla lettera autografa al fantasma di Margherita, fino alla descrizione dei palazzi edificati in suo onore: palazzo Farnese e palazzo Madama, a Roma. E, poi, L'Aquila: il tripudio, il riconoscimento, la crescita di una città che espande la sua economia, conosce la ricchezza con tutta la vita produttiva sorretta da saldi capitali finanziari. Sotto le ali protettrici della madama. |