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ALLA SABINO ESPLODENTI ALTRE TRE VITTIME

Il tragico incidente sul lavoro alle 12.30 nelle campagne di Casalbordino

CASALBORDINO - Alla Sabino Esplodenti di Casalbordino nuovo incidente: tre operai perdono la vita. Alla 12.30 di questa mattina una forte deflagrazione ha ricordato l’incidente mortale del 21 dicembre 2020. La ditta è specializzata nel dinnesco di ordigni. Ed erano impegnati nella stessa attività ma, qualcosa non ha funzionato. Sono in corso accertamenti per capire la dinamica. Intanto due abitazioni, nei pressi dell’area posta sotto sequestro, sono state evacuate.
“Siamo vicini alle famiglie dei 3 lavoratori, e chiediamo che si faccia rapidamente luce sulla dinamica di questa terribile sciagura, che colpisce tutti noi”. Lo ha dichiarato Giovanni Notaro, Segretario Generale della CISL AbruzzoMolise, commentando l’incidente. “Dall’inizio dell’anno stiamo registrando in Abruzzo una pericolosa impennata degli incidenti, con troppi casi mortali. È ora di dire basta alle tragedie sul lavoro e dobbiamo fare un ulteriore sforzo sul fronte della sicurezza, per garantire e tutelare i lavoratori. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha denunciato che non stiamo facendo abbastanza per evitare morti sul lavoro: servono più controlli, ispettori, informazione e formazione, investimenti nella prevenzione. E’ una emergenza sociale del Paese e dell’Abruzzo a cui, responsabilmente, dobbiamo dare risposte alle famiglie perché “lavorare non è morire” e le vittime di oggi, ci dimostrano che il problema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non è solo una questione legislativa ma culturale ed economica".
“Ci troviamo a commentare con profondo dolore l’ennesima tragedia sul lavoro – dichiara il segretario generale della Cgil Chieti Franco Spina – tre operai hanno trovato la morte, tre lavoratori che non torneranno mai più dai loro cari. Si continua a morire di lavoro, è inaccettabile, inconcepibile. Fermo restando che saranno le indagini delle autorità competenti a chiarire le modalità dell’accaduto, la Cgil Chieti, ribadisce con fermezza ed ancora una volta, la necessità di porre in campo tutte le azioni utili per arrivare al rischio zero infortuni. Non parliamo soltanto di investimenti economici, certo quanto mai necessari, parliamo anche di cultura della sicurezza che significa formazione continua. Bisogna infine intensificare i controlli per quei settori e quelle aziende che, per loro natura, hanno un più elevato rischio o che abbiano avuto in passato, eventi infortunistici di rilievo. Occorre passare dalle mere buone intenzioni ad azioni efficaci e interventi coordinati dalle Istituzioni. La Cgil Chieti è vicina alle famiglie, a loro va tutta la nostra solidarietà”.
"C'è un esercito di lavoratori che esce la mattina e non ha certezza di rientrare a casa. Questo non è più tollerabile, quindi mentre esprimo il mio profondo cordoglio per le vittime dell'ennesimo incidente sul lavoro, oggi a Casalbordino, in aula al Senato insieme ai miei colleghi ho votato a favore di una mozione che va proprio nella direzione di inasprire le normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, prevedere maggiori e più severi controlli - in buona sostanza un passo avanti verso l'aggiornamento del testo unico sulla sicurezza - perché il tema è di quelli che non possono essere più rimandati". Lo afferma il senatore di Fratelli d'Italia Guido Liris, eletto in Abruzzo, medico di professione. "Credo sia doveroso che la politica nel suo complesso e le istituzioni a tutti i livelli", rileva Liris, "facciano proprie le parole del presidente della Repubblica, che solo ieri ha ribadito come lavorare non sia morire. È evidente che quanto stiamo facendo non è abbastanza per cui dovremo ora impegnarci per innalzare il livello di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro del nostro Paese. Nel mio percorso professionale da medico del lavoro ho avuto modo di acquisire le giuste competenze, anche attraverso l'approfondimento del dl 81 del 2008, maturando una certa cultura della sicurezza che mi induce a concentrare particolari sforzi nella direzione di una maggiore sensibilità collettiva".
“L’incidente e le vittime alla Esplodenti Sabino di Casalbordino ripropongono tragicamente la questione del deficit nel nostro Paese di un livello accettabile di sicurezza nei luoghi di lavoro, per giunta all’indomani del messaggio sul tema del Presidente della Repubblica. Siamo ormai ad un’inaccettabile mattanza”: lo dichiara Michele Fina, senatore del Partito Democratico. Fina prosegue: “Nell’esprimere la mia vicinanza a chi oggi ha subito un terribile lutto, non si può non osservare come l’azienda in questione sia stata coinvolta in un incidente della medesima gravità, con vittime, solo tre anni fa. Il trattamento delle polveri esplosive è un comparto ad alto rischio che purtroppo in Abruzzo ha prodotto vittime anche negli anni passati e non si può prescindere da una riflessione doverosa e necessaria, che coinvolga tutti gli enti che hanno responsabilità e compiti nella filiera. Cominciando dalle aziende stesse, specialmente quelle che operano in comparti ad alto rischio, affinché i controlli siano efficaci e prioritari, ancor più dove il rischio in termini di vite umane è maggiore, fermo restando il principio di garanzia della sicurezza ovunque. La riflessione va poi estesa alla necessità di investimenti in formazione e attrezzature, che passano da un ruolo più incisivo dello Stato, a partire dalla diffusione di una cultura della sicurezza. E’ questo in definitiva il presupposto di ogni possibile salto di qualità, come ha fatto notare il Presidente Mattarella. E’ da qui che deve passare l’impegno di tutti noi, nei ruoli e nelle posizioni da cui agiamo”.
“Una tragedia di grandi dimensioni, che colpisce tutto l’Abruzzo. Quanto accaduto oggi alla fabbrica Sabino Esplodenti di Casalbordino richiama tragicamente l’attenzione sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, ultimamente evidenziato dal ricorrere di gravi sciagure.” E’ quanto afferma il deputato della Lega, Alberto Bagnai. “Esprimo il mio cordoglio alle famiglie e ai colleghi di lavoro delle tre vittime”, prosegue Alberto Bagnai, “Colpisce che la sciagura sia avvenuta alla vigilia dell’udienza preliminare per un evento analogo che aveva colpito la stessa azienda. Sono in costante contatto con le autorità locali e mi sono messo a disposizione per ogni eventuale necessità. Questo Governo ha posto tra i temi prioritari quello della sicurezza sul lavoro, che richiede un’attenzione particolare in contesti che, come quello oggi colpito, sono esposti a rischi, e per questo continueremo a chiedere ulteriori risorse per formazione, prevenzione e controlli”.


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