L'AQUILA - Dopo il grave attacco informatico dei mesi scorsi al sistema informatico dell’ASL 1 della regione Abruzzo, che
comprende Avezzano, Sulmona e L’Aquila, si apre lo scenario giudiziario.
Nella vicenda sono stati rubati i dati sensibili di numerosi utenti, alcuni
pazienti aquilani coinvolti, assistiti e difesi dall'Avv. Prof. Ludovici Carlotta del foro
di L'Aquila, si apprestano ad inoltrare atti di costituzione in mora legali al fine di avanzare richieste di
risarcimento dei danni non patrimoniali, subiti e subendi, in virtù della normativa europea, in particolare
del GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati) e nazionale di riferimento. Interessati della
grave vicenda anche il Garante per la protezione dei dati personali, nonché l'Agenzia per la Cybersicurezza
Nazionale.
"Nonostante la pubblicazione on line dei dati sensibili trafugati, in palese ed illegittima violazione
della privacy, rivendicata dal "Gruppo Monti", l'Azienda sanitaria ad oggi non ha notificato alcuna
comunicazione in merito alla avvenuta violazione della privacy a discapito di tali utenti. -spiega l'avvocato Carlotta Ludovici-
Pertanto, non si conoscono le difficoltà nel reperire la documentazione medica passata, nel ricostruire la
storia clinica dei pazienti, anche al fine di attuare un confronto tra la situazione di salute odierna con quella
passata e nell'assicurare agli stessi prestazioni sanitarie future conformi agli standard.
E' di tutta evidenza che il trafugamento di dati altamente sensibili dei pazienti derivi dalla mancata
adozione di misure di protezione di sistemi informatici adeguate a standard elevati e che la loro
pubblicazione on line, con evidente e grave violazione della privacy, abbia arrecato danni di notevole entità
ai soggetti coinvolti.
Si attendono, dunque, risposte concrete da parte dell'ente sanitario". |