PESCARA - Viviamo tempi in cui il valore di un gesto sembra misurarsi a suon di visualizzazioni. Eppure, esiste
ancora chi lavora nell’ombra, chi crea senza rincorrere il clamore, chi continua a credere che l’arte non abbia bisogno di applausi per esistere. È a loro che è dedicata “L’Arte di nascondersi”, la mostra collettiva a cura dell’Associazione MaiArte, ospitata dal Museo delle Genti d’Abruzzo dal 3 al 14 luglio 2025, con inaugurazione ufficiale sabato 5 luglio alle ore 18:30.
In mostra le opere di Ardo, Carlo Carletti, Petronio Del Ponte, Giacomo Giovannelli, Antonio Lori e Massimina Pesce (opere provenienti dalla Collezione Tonino Bosica). Sei artisti, sei voci silenziose ma potentissime, che condividono un’attitudine comune: scegliere la profondità alla superficie, l’essenzialità alla spettacolarizzazione, il tempo lento della creazione alla fretta del feed.
Non troverete opere pensate per “funzionare” su Instagram. Non troverete proclami, né posture. Troverete invece tracce, intuizioni, riflessioni che si svelano piano, come chi non ha fretta di farsi capire ma desidera davvero essere ascoltato.
“L’Arte di nascondersi” è un invito a rallentare lo sguardo, ad abitare lo spazio dell’arte con rispetto e ascolto. È una dichiarazione, sì, ma silenziosa: in un mondo che premia chi grida più forte, questi artisti scelgono il sussurro.
Perché forse, oggi, nascondersi è davvero l’ultimo atto di libertà possibile.
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