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ITALIA NOSTRA: PROGETTARE SPAZI DI CREATIVITA' PER E CON I GIOVANI

E' una proposta della sezione di Chieti dopo i fatti di cronaca che devono coinvolte ragazzine

CHIETI - "La sconvolgente notizia di un pestaggio a danno di una ragazzina di Chieti, da parte di due sue compagne minorenni a seguito d’insulti scambiatisi sui social, riporta alla nostra attenzione il problema delle condizioni in cui i giovani vivono la loro esperienza adolescenziale, spesso lasciati allo sbando dalla impossibilità o incapacità dei genitori di seguirne l’evolversi. E non si può nemmeno pretendere che tale ruolo possa essere assunto dalla scuola, che già di per sé fatica ad adattarsi ai mutamenti culturali, tecnologici, comunicativi che la società e l’industria dei mass-media tendono ad imporre sul mercato". E' quanto si legge in una nota a firma del Direttivo della Sezione Italia Nostra di Chieti dopo gli episodi inaccettabili che vedono coinvolte delle ragazzine. "Oggi i centri sociali di quartiere, gli oratori parrocchiali, i partiti, i circoli sportivi e culturali a cui le stesse famiglie demandavano una parte, non secondaria, della funzione educativa, vanno scomparendo o sono in crisi d’identità funzionale, politica o religiosa e per chiunque voglia aggregarsi ad altri per conoscere, discutere, condividere, operare, diventa sempre più difficile, in mancanza di strutture alternative pubbliche, aperte all’accoglienza, all’ascolto, al sostegno della socialità. Cresce l’individualismo esasperato, l’esclusiva affermazione del proprio io e la mancanza di rispetto per il prossimo, il tutto agevolato ed incoraggiato dalla gara ad essere più belli, più palestrati, più “fighi”. Insomma, siamo ormai nella società dell’apparire, più che in quella dell’essere, ed i comportamenti dei giovani non sono ispirati a principi etici, religiosi, politici, filosofici derivanti dagli insegnamenti impartiti dai genitori o dagli educatori, ma dalle nuove tendenze imposte dalla moda, dal pesante ed incivile linguaggio ascoltato per strada e dall’esempio non edificante dello show-business. La presenza a Chieti di tante Associazioni culturali che si ispirano al passato, composte da adulti più vicini alla terza che alla seconda età, i quali trovano soddisfazione nell’ascoltare conferenze e concerti, lontani dal chiasso dei ritrovi giovanili (spesso, più simili a raduni che a luoghi di svago), non costituisce motivo di coinvolgimento per i giovani che preferiscono piazze e locali (la “movida”) dove, tra alcolici e stupefacenti, lo sballo regna sovrano e le reazioni ad un complimento un po’ pesante o ad un appellativo improprio fanno scattare quei meccanismi violenti, che poi si dilatano ai gruppi presenti, fino a sfociare nella guerriglia tra bande. La Sezione Italia Nostra di Chieti si propone,, a questo punto, di aprire un dibattito tra Istituzioni ed Associazioni, con la partecipazione di giovani che abbiano voglia di vivere in maniera attiva e creativa questa epoca di cambiamenti veloci, a cominciare dal coinvolgimento nella progettazione di tre spazi collocati in zone urbane diversificate: l’ex Cinema Eden, in via De Lollis, che si affianca al Teatro Marrucino ed alla Pinacoteca “Barbella”, costituendo un unico hub culturale in centro città, l’ala ottocentesca dell’ex Caserma Bucciante (trasferita, a titolo gratuito, dall'Agenzia del Demanio alla Regione Abruzzo) che, restaurata, ospiterà al suo interno la Biblioteca provinciale “De Meis” e un nuovo hub digitale, provvisto di spazi didattici, di aggregazione, accoglienza e servizio. L’opera è inclusa nel piano di riqualificazione del dismesso ospedale militare cittadino, a sua volta destinato a diventare un centro polivalente culturale e per iniziative legate alla transizione digitale. Pur sorgendo queste strutture in un contesto urbano con una forte eredità storica, si può tentare di trasformarle in una proposta orientata alla contemporaneità, che consenta ai giovani di proiettarsi verso il futuro. Si potrebbe valorizzare la città anche come polo attrattivo sul fronte del contemporaneo, offrendo alle giovani generazioni un nuovo punto di riferimento per l’apprendimento e la fruizione culturale. Arte, performance, musica, eventi, fotografia, teatro, cinema reinventato, tecnologie emergenti si potrebbero incontrare in questi luoghi, dando vita ad un ecosistema culturale dinamico ed in continua evoluzione. Italia Nostra vuole essere portatrice di queste istanze ed è pronta a confrontarsi con i rappresentanti delle Istituzioni politiche, imprenditoriali, scolastiche, con le Autorità civili e religiose, ma soprattutto con le variegate espressioni del mondo giovanile, costituite in Associazioni o Gruppi sportivi, ed anche con singoli portatori di interessi collettivi, auspicando un incontro pubblico, per progettare comuni iniziative che concorrano ad affrancare i giovani da una condizione di isolamento e di disagio sociale".


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