<<

ARTINVITA TORNA IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEGLI ABRUZZI

L'ottava edizione dall'11 al 26 ottobre, si comincia sabato con un’anteprima

CHIETI - Il Festival Internazionale degli Abruzzi, Artinvita giunge quest’anno alla sua ottava edizione, fortemente voluta dalla direzione artistica franco-italiana nonostante alcuni stravolgimenti che ne hanno determinato innanzitutto lo slittamento dalla primavera all’autunno e poi una configurazione ristretta che punterà il dito verso una nuova concezione di festival fatta di una maggiore condivisione con gli enti locali e il tentativo di diffondersi durante l’arco dell’anno a partire dal 2026.
Il Festival cambierà come il mondo in cui si vive oggi e detta con le parole del filosofo francese Olivier Hammant citato dalla Direzione stessa, bisogna “inventare la civiltà della robustezza, per resistere a quella della performatività”, una civiltà dove il senso di comunità sia la forza per creare una struttura stabile e duratura.
Il Festival riparte dall’essenza delle prime edizioni attraversando i Comuni di Orsogna, Arielli e Crecchio, nell’entroterra della provincia di Chieti. La programmazione si aprirà sabato 11 ottobre alle 18.00 nel prestigioso Palazzo Monaco di Crecchio con lo spettacolo di danza del coreografo tunisino, Sofian Jouini, che con Jedeya (nonna in tunisino) conduce uno scavo, un’archeologia della memoria dove le testimonianze degli anziani evocano la memoria del corpo e dei gesti quotidiani, un viaggio attraverso la memoria collettiva dei corpi, dal lavoro contadino alla liberazione del corpo stesso.
La programmazione proseguirà la domenica successiva 19 ottobre, nella Chiesa di San Rocco ad Arielli, alle ore 12.00, con l’inaugurazione dell’installazione audiovisiva di Django Burdeau, Terra di Cinghiali che resterà visitabile fino al 26 ottobre.
Oltre all’intersezione tra ecologia, etnografia, psicogeografia e hauntology, Terra di Cinghiali è un investigazione poetica di un paesaggio post-agricolo, nata dal paesaggio che circonda il fiume Arielli, che cerca di creare un ambiente capace di sovvertire le concezioni binarie del rapporto umano-natura ed espandere la nozione di paesaggio.
Il terzo appuntamento dal titolo Antropocena sarà una cena/evento curata dallo Chef Arturo Franzino e da Mauro Varotto, Professore di Geografia all'Università di Padova, che il 22 ottobre alle 21:00 ospiti della pizzeria FràGranze a Orsogna proporranno una cena che parlerà di come il rapporto dell'uomo con il mondo sta cambiando attraverso il modo di mangiare. Per partecipare alla cena sarà necessaria la prenotazione.
Ultimo appuntamento di questa mini-edizione è Le Tir Sacré uno spettacolo di Teatro/Danza della coreografa francese Marine Colard, adattato alla versione italiana per la prima nazionale il 25 ottobre alle 21.00 presso il Teatro Comunale Camillo De Nardis di Orsogna. Nello spettacolo il linguaggio sportivo si fa danza, unendo ironia e critica sociale. Movimento coreografico e telecronaca si fondono per esplorare il legame tra gesto atletico e narrazione. Una volta estrapolato dal suo contesto, il commento sportivo si rivela comico, tragico e talvolta toccante, capace di portare alla luce una serie di tematiche come sessismo, razzismo, omofobia, misoginia e nazionalismo. L’adattamento italiano prevederà il coinvolgimento della squadra di calcio femminile di Chieti.
Artinvita è organizzato dall’associazione abruzzese Insensi in coproduzione con Théâtre de Léthé – Collectif 2+ e questa ottava edizione è resa possibile grazie al sostegno dell’Institut Francais la collaborazione del Teatro Comunale C. De Nardis di Orsogna nella gestione de I Guardiani Dell’Oca, la residenza per Artisti ad Arielli Dentro La Terra, Il Palazzo Monaco di Crecchio nella gestione dei Sapori di Crecchio, la Pizzeria FràGranze e il supporto dei Comuni di Orsogna, Arielli e Crecchio che sin dai primi anni hanno creduto in questo Festival.


Allmedia Comunicazioni P.I.01986210688 - tel. 3279033474
Testata giornalistica AllNewsAbruzzo.it registrata presso il Tribunale di Pescara al n. 18/2011 dell'8/11/2011 - Iscrizione al Roc n. 22390.
Alcune fotografie potrebbero essere prese dalla rete considerandole di dominio pubblico. I legittimi proprietari, contrari alla pubblicazione, possono contattare la redazione.