PESCARA - Una figura sospesa tra umano e divino, forza e fragilità, memoria e trasformazione: Ercole torna protagonista a Pescara con il convegno “Ercole tra mito, arte e letteratura”, un viaggio interdisciplinare che attraversa i secoli, le culture e le arti per riscoprire l’eroe nella sua eterna metamorfosi.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Genti d’Abruzzo e dal Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di Storia dell’arte dell’Università di Roma Tor Vergata, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Nazionali dell’Abruzzo, e con il patrocinio del Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze sociali dell'Università G. d'Annunzio di Chieti-Pescara, si terrà il 3 e 4 novembre (con inizio alle ore 10) nell’Auditorium “Leonardo Petruzzi” del Museo delle Genti d’Abruzzo.
A coordinarla saranno Claudio Castelletti (Università di Roma Tor Vergata) e Letizia Lizza (Fondazione Genti d’Abruzzo), che hanno riunito studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari — archeologia, storia dell’arte, letteratura, antropologia e semiotica — per indagare il mito di Ercole e le sue innumerevoli reincarnazioni simboliche.
Nel corso delle due giornate si alterneranno interventi dedicati alle origini dei culti erculei in Abruzzo, alle raffigurazioni dell’eroe nella scultura e nella pittura tra antichità e Rinascimento, fino alle reinterpretazioni moderne e contemporanee del mito nella letteratura, nel cinema e nella cultura di massa.
Come sottolinea Luigi Di Alberti, Presidente della Fondazione Genti d’Abruzzo, "Ercole rappresenta da sempre il punto di incontro tra la dimensione eroica e quella profondamente umana dell’esistenza. Con questo convegno la Fondazione intende offrire al pubblico non solo un’occasione di approfondimento accademico, ma anche un invito a riflettere sulla persistenza del mito nella cultura contemporanea e su come esso continui a parlarci, oggi, di coraggio, fragilità e ricerca di senso".
Il convegno “Ercole tra mito, arte e letteratura” si propone dunque come un ponte tra passato e presente, tra ricerca scientifica e divulgazione culturale, riaffermando il ruolo della Fondazione Genti d’Abruzzo come centro propulsore del dialogo tra saperi, storia e creatività. |